Cultura

In memoria di Sebastiano Tusa, focus su archeologia subacquea

In occasione della III Giornata dei Beni Culturali siciliani dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa il Parco archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, in collaborazione con la Soprintendenza del mare, diretta da Ferdinando Maurici, ha in programma la proiezione di due video sul patrimonio archeologico sommerso dei mari siciliani. Una iniziativa che introduce l’imminente istituzione di due itinerari subacquei fruibili a breve nella baia di Taormina e Naxos. Itinerari elaborati dagli archeologi dei due enti e realizzati in collaborazione con i diving center di Giardini Naxos.

“La Giornata dei beni culturali siciliani – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è una data che celebriamo non soltanto per rendere omaggio all’uomo e all’amico prematuramente scomparso, ma anche per ricordare a noi tutti il valore della cultura che educa alla pace e crea ponti relazionali. In giorni difficili come quelli che stiamo attraversando, scossi dai venti di guerra, stimolare la consapevolezza di riconoscersi in una storia antica che ci lega in rapporti di relazione con altri popoli e storie, è un modo per celebrare la cultura del dialogo e della bellezza”.

Per tutta la giornata del 10 marzo, che prevede l’ingresso gratuito nei siti culturali siciliani aperti dalle 9 alle 17, nel Museo di Naxos saranno trasmessi due video realizzati dalla Soprintendenza del Mare. Nella sala principale del museo si potrà seguire il video che documenta la storia dell’ente: dalle prime esperienze delle due strutture create da Sebastiano Tusa – il Gruppo di Intervento per l’Archeologia Subacquea Sicilia (GIASS) e il Servizio per il Coordinamento delle Ricerche Archeologiche Sottomarine (SCRAS) – fino alle recenti scoperte e esplorazioni in altofondale. Un percorso per immagini attraverso un ventennio di attività scientifiche, scoperte, ricerche, esplorazioni, scavi subacquei e itinerari culturali sommersi. Nella sezione di archeologia subacquea, ospitata nella Torre cinquecentesca, si potrà invece seguire la storia del rinvenimento e del recupero della nave di Maràusa affondata al largo fra Trapani e Marsala nel III secolo d.C. con un carico di derrate alimentari e individuata ad appena due metri di profondità dopo quasi due millenni. A scoprirla per caso, nel 1999, protetta da uno strato di posidonia, due pescatori subacquei: tutte le fasi del recupero, del restauro fino alla definitiva musealizzazione nel Baglio Anselmi di Marsala sono raccontate dagli stessi protagonisti.

Il 10 marzo, dunque, ingresso gratuito anche al Teatro Antico di Taormina, dove proseguono gli straordinari lavori di restauro dell’intera gradinata che si svolgono in lotti circoscritti in presenza dei visitatori (h. 9-17) e al MaFRA, il Museo Archeologico di Francavilla di Sicilia (qui l’accesso è libero ancora per qualche settimana e gli orari di apertura sono dal martedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica 9-14); Isola Bella attualmente chiusa per interventi di manutenzione straordinaria programmati in questo periodo di bassa stagione.

L’ingresso ai siti si svolgerà nel rispetto delle attuali normative anti-covid.

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