Food & Wine

Il miglior olio del mondo è il Dop Monte Etna “Natura Viva“

Il miglior olio d’oliva del mondo si ottiene dalle olive di Bronte, in Sicilia ed è prodotto dall’oleificio del rinomato brand Barbera. A decretarlo è il Sofy Awards, il concorso della Specialty Food Association di New York, attivo dal 1952, finalizzato alla promozione delle eccellenze agroalimentari negli Stati Uniti. Specialty Food Association è un’associazione americana che ormai rappresenta oltre 3000 aziende nel settore alimentare. Quest’anno Specialty Food Association nell’assegnare i Sofi Award ha deciso di mantenere solo due riconoscimenti: il premio di primo classificato d’Oro (vinto da Barbera) e il premio Nuovo prodotto nel settore dell’olio, vinto dal greco Divina First Crush Olive Oil. Le proposte sono state giudicate presso il Food Innovation Center della Rutgers University (FIC), partner di SFA nel programma di premiazione. Gli esperti FIC hanno valutato i prodotti in degustazioni anonime in 53 categorie utilizzando criteri quali sapore, aspetto, consistenza, aroma, qualità degli ingredienti e innovazione. Novantasette specialità alimentari hanno ricevuto i trofei Gold e New Product. “L’ampiezza della creatività e della qualità mostrate dai vincitori di quest’anno rappresenta ciò che i sofi Awards riconoscono da oltre 50 anni: il meglio del meglio nelle specialità alimentari”, ha osservato Denise Purcell, VP, sviluppo risorse presso SFA con sede a New York. “L’innovazione e la cura che i membri di SFA mettono nei loro prodotti sono il fondamento del nostro settore e sono ciò che rende speciali gli alimenti speciali”. Il premio Oro nella categoria dei vini è stato assegnato all’olio biologico Dop Monte Etna “Natura Viva“, realizzato, con il disciplinare biologico, tra i terrazzamenti lavici nel Catanese, a 700 metri d’altitudine e ottenuto da olive della varietà Nocellara dell’Etna, prodotto dalla famiglia Barbera. Un importante riconoscimento internazionale ricevuto anche nel 2014 con l’olio Lorenzo n. 5. A questo si affiancano i numerosi riconoscimenti nazionali come il premio miglior olio d’Italia nella categoria fruttato delicato dal Gambero Rosso per il prodotto Olio Lorenzo n. 3 e il riconoscimento di miglior oleificio d’Italia ottenuto dall’Italy Food Award. I dettagli del premio, le motivazioni e le caratteristiche dell’olio sono state esposte durante un incontro, tenutosi nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, dall’imprenditore insieme agli assessori regionali alle Attività Produttive e all’Agricoltura, Edy Tamajo e Luca Sammartino, il presidente del Consorzio di tutela della DOP Monte Etna Giosuè Catania, il presidente del Cofiol Mauro Lo Bue e l’imprenditore agricolo Giovanni Costanzo, che ha prodotto le olive da cui è stato ricavato l’olio vincitore. “l’olivicoltura è stata per anni una coltura marginale. Poi, grazie a Barbera, abbiamo puntato alla qualità. Abbiamo voluto realizzare la Ferrari dell’olio”, ha dichiarato Costanzo. Obiettivo condiviso da Mauro Lo Bue, presidente del Cofiol, il consorzio della filiera olivicola, che “si impegna a garantire la qualità del prodotto attraverso le certificazioni. Nel nostro progetto credono i 370 soci (70 frantoi e 300 aziende agricole). Per il presidente del Consorzio tutela della Dop Monte Etna Giosuè Catania “solo la qualità ci può interessare. Così tuteliamo prodotti di eccellenza riconosciuti dai consumatori”. “Peccato che di questo prodotto – ha spiegato Barbera – abbiamo solo 10mila bottiglie. Stiamo cercando di distribuirlo in piccole quantità a tutti coloro che ce lo hanno richiesto. Tutta la filiera dell’Etna si preparerà per aumentare dal prossimo anno la produzione e soddisfare meglio le richieste di mercato. L’olio è fatto con Nocellara Etnea al cento per cento. È un successo del Cofiol, il consorzio della filiera olivicola siciliana, nato dieci anni fa – ha aggiunto – è la prova che l’unione fa la forza nei mercati internazionali. Il Cofiol serve per la formazione della filiera e per spingere verso la commercializzazione”.

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