Presentato Teatri Riflessi 2025

Riflettere insieme su come lo spazio pubblico possa tornare a essere un luogo di conTatto tra persone e arti è, in sintesi, l’obiettivo della decima edizione di Teatri Riflessi, festival internazionale di danza e teatro contemporanei organizzato da IterCulture APS che, dal 12 al 20 luglio, trasformerà Zafferana Etnea e Viagrande (CT) in un palcoscenico di performance internazionali.
L’edizione 2025 di Teatri Riflessi è stata presentata questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Zafferana Etnea, durante una partecipata conferenza stampa, dai direttori artistici Dario D’Agata e Valerio Verzin alla presenza di staff, istituzioni e partner del festival.
A introdurre la conferenza e le azioni estive del progetto annuale è stata la responsabile della comunicazione Sofia Fasone che ha presentato le finalità del progetto e il tema conTatto con cui il festival si conferma come un incubatore di sperimentazione artistica e inclusione culturale. Un progetto che, come dichiarato dal sindaco di Zafferana Etnea Salvo Russo «valorizza l’intero territorio, dal Teatro Falcone e Borsellino, al Parco Comunale, alle piazze e strade del centro, importante contributo al turismo culturale dell’Etna». Anche il vicesindaco, Salvo Coco ha messo in luce come il festival «non solo abbia importanti ricadute economiche sul territorio ma lo apra all’orizzonte internazionale, trasformando Zafferana in un punto di riferimento per le arti contemporanee». A fargli eco l’assessora alla Cultura del Comune, Ata Pappalardo che ha evidenziato come Teatri Riflessi Festival sia «l’evento perla del cartellone annuale e costituisca un tentativo riuscito di sprovincializzazione del territorio. Il tema del conTatto, inoltre, si rivela davvero urgente perché promuove prossimità, fisicità, attenzione all’altro e la cura verso chi non l’ha mai avuta o l’ha persa».
«La decima edizione è per noi un traguardo e l’inizio di un nuovo percorso», ha spiegato il fondatore del progetto Dario D’Agata. «Teatri Riflessi vuole lavorare sempre più a contatto con i suoi diversi pubblici e, soprattutto, con le comunità del territorio. Questo anniversario offre un’occasione per riflettere sul cammino tracciato e sulle sue direzioni future che vogliono fare dell’arte sempre più un veicolo di accessibilità, ascolto e prossimità». I due direttori artistici, D’Agata e Verzin hanno poi illustrato il programma dell’edizione dando appuntamento al primo weekend di attività aperte al pubblico, sabato 12 luglio a Viagrande Studios e domenica 13 in Piazza Umberto I a Zafferana Etnea per l’anteprima dedicata alla formazione e al confronto, con il progetto nazionale Linee Continue, centrato sulla disabilità in scena. Hanno, poi, raccontato delle rassegne Prime Luci sull’Etna e Paesaggi Contemporanei, che portano in Sicilia le opere di coreografi emergenti e artisti affermati a livello nazionale e internazionale, e della sezione Visioni Contemporanee, con un ricco programma di film di danza, opere in videodanza e installazioni in VR. Un’attenzione particolare è stata rivolta al Concorso Internazionale di Corti Performativi alla sua decima edizione. Robertavenera Gambino, responsabile della segreteria organizzativa, ne ha raccontato il cuore: 13 spettacoli da 10 Paesi, dal 17 al 19 luglio porteranno a Zafferana Etnea un vivace confronto tra compagnie, giurie e pubblico e il folto gruppo di volontarie e volontari europei che vivrà la cittadina per tre settimane, supportando l’organizzazione del festival e stimolando la comunità locale.
Emanuela Di Grigoli, responsabile delle attività letterarie, ha illustrato TestiRiflessi, area dedicata alle discussioni sulle arti performative e l’accessibilità. Tra gli eventi chiave: la presentazione del libro Lost in Translation. Le disabilità in scena di Flavia Dalila D’Amico (13 luglio), e gli incontri con Piersandra Di Matteo, Gaia Clotilde Chernetich in dialogo con il Prof. Alessandro Pontremoli, nei pomeriggi dal 17 e 18 luglio. Molti anche gli appuntamenti laboratoriali pensati per giovani lettori e lettrici a partire dai 3 anni, curati da Grazia Calanna, direttrice de l’EstroVerso, così come l’iniziativa Radice Poesia, un reading corale con 30 voci poetiche del territorio.
Teatri Riflessi 2025 è anche un’occasione di partecipazione al vivere collettivo. I percorsi di avvicinamento del pubblico Giuria Giovani e Comizi e il coinvolgimento di volontari da tutta Europa «testimoniano quanto il festival sia anche un esperimento di cittadinanza attiva, che permette alla comunità locale di incontrarsi, aprirsi a nuovi scambi e fare delle arti un pretesto di condivisione», ha spiegato Giuliana Trovato, responsabile marketing e progetti speciali dell’ente.
Dario D’Agata e Valerio Verzin hanno poi ribadito come le collaborazioni permettono ai progetti culturali di avere presa nei territori, come nel caso delle residenze artistiche che Teatri Riflessi realizza negli spazi della struttura di Viagrande, Viagrande Studios: un modo per aprire il processo di creazione agli stimoli del paesaggio etneo e creare nuove modalità di scambio e arricchimento che vadano soprattutto nella direzione di decentralizzare il turismo e l’offerta culturale. Valerio Santi, direttore tecnico insieme a Claudia Migliori, ha parlato della crescita del progetto che nelle ultime edizioni ha contraddistinto l’evento, portando in rassegna sempre più spettacoli anche in spazi non convenzionali.
Spazio, infine, ai partner del territorio. Marco Previtera di Circo Ramingo, ha presentato il Galà di Nuovo Circo – Artisti sotto il Vulcano, in programma in Piazza Umberto I domenica 13 luglio. Infine, la dirigente del Circolo Didattico di Zafferana Etnea, Angela Pistone, ha sottolineato come la scelta di aprire le arti, superando le convenzioni di quello che ci si aspetta che danza, teatro e letteratura siano, costituisce una risorsa preziosa, fondamentale anche per aprire gli orizzonti delle fasce più giovani della cittadinanza.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto a tutte le strutture ricettive e ristorative di Zafferana Etnea e ai partner che sull’isola, in Penisola e fuori Italia permettono all’evento di crescere di anno in anno, nonostante i tempi difficili che attraversa il settore dello spettacolo dal vivo.