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Intervista all’avvocata Lucia Tuccitto esponente di “Azione”

Lucia Tuccitto, siciliana, avvocato civilista. Responsabile culturale dell’associazione Tersicula e segretario dell’Associazione Donne Giuriste Italia di Catania. Consigliera comunale a Valverde dal 2008, comune nel quale è stata anche assessore. Ha aderito sin dal primo momento ad “Azione”, il partito fondato da Carlo Calenda.

Domanda: Carlo Calenda, dopo essere andato via dal PD, ha creato Azione precisando che “le nostre radici culturali e politiche sono quelle del liberalismo sociale e del popolarismo di Sturzo”. Tradotto in parole semplici, vuol dire?
Lucia Tuccitto: Vuol dire dare voce a quei cittadini che non si riconoscono nell’eterno scontro ideologico destra contro sinistra. Mettere al centro del dibattito e dell’azione politica i temi che interessano alla gente. Oggi la crisi pandemica ci ha consegnato tutti i limiti di uno Stato debole e di una classe politica sostanzialmente impreparata a guidare il paese durante questa crisi sanitaria.
Una scelta, per esempio, di politica economica sarà differente tra una populista o sovranista, rispetto a quella liberale. Queste determinano il corso della nostra esistenza in maniera decisiva. Quota 100 e reddito di cittadinanza, determinano assistenzialismo e non creano sviluppo economico-sociale, tanto per fare un esempio concreto.

Domanda: I temi salienti del programma politico di Azione investono in particolare quali settori?
L.T.: Azione in tempi non sospetti ha lanciato l’idea di ricominciare a ragionare attorno a temi importanti quali la scuola, fare ripartire gli investimenti per ammodernare il paese e rafforzare la sanità, come diritto per i cittadini. La sanità universalistica è un patrimonio italiano che va difeso, il diritto alla salute costituzionalmente garantito, va’ assicurato ad ogni cittadino, con il contributo dei privati. Era novembre 2019, quando Azione organizzò a Roma un incontro sulla Salute, sulla Sanità italiana, per tracciare le deficienze e indicare proposte concrete, tenendo conto da dove prendere le risorse.
Ancora non vi era traccia di pandemia; oggi abbiamo toccato con mano quanto grave sia la debolezza dello Stato in questo settore così importante. I tagli lineari di questi anni che hanno colpito la sanità senza un progetto di sviluppo; ecco questo è l’effetto di una politica senza idee che vive solo di tattica e posizionamento. 

Domanda: Il rapporto con il PD è preferenziale. Oppure quello con Italia Viva?
L.T.: È preferenziale il rapporto sui temi. Il campo di gioco è chiaro: il liberalismo sociale e popolarismo sturziano.

Domanda: Secondo voi il Governo Conte ha ben operato sia nell’ordinaria amministrazione sia nell’emergenza?
L.T.: Azione, nata nel novembre del 2019, non sostiene il governo c.d. Conte 2, in quanto non condivide l’alleanza innaturale, quella tra PD e i 5stelle, che determinano un’amministrazione debole e poco costruttiva e non rispondente alle esigenze del paese.
Durante tutta la fase della prima ondata pandemica, Azione pur stando all’opposizione ha sottoposto, sì critiche costruttive al governo ma allo stesso tempo ha offerto soluzioni. Un’opposizione matura questo fa, se un partito ha una sua visione della società quando critica, deve emettere in campo le soluzioni vicine alla sua visione.
Purtroppo, soluzioni non ascoltate che puntualmente hanno portato il governo a imprecisioni e ritardi (vedasi per esempio, la cassa integrazione in deroga).
Questa classe dirigente politica non ha chiaro fino in fondo che l’Italia oggi ha bisogno di competenze e coraggio.
La gran quantità di soldi che arriveranno all’Italia nei prossimi anni può veramente cambiare il volto del paese, tutti ne dobbiamo assumere l’onere e ci vogliono persone preparate e competenti.

Domanda: Quindi i vostri possibili alleati in un contesto nazionale o in uno locale particolarmente importante, chi potrebbero essere?
L.T.: Non è un problema di alleati, è una questione di proposte valide per fare uscire il sistema paese dalla dialettica sterile di chi litiga per affermare un’idea che non esiste più, destra e sinistra, o peggio tra populismi e sovranismi. Gli alleati si misurano sui temi concreti che interessano i cittadini e non esistono preclusioni se siamo fuori dai sovranismi e dai populismi.

Domanda: Per Azione la permanenza nell’UE e il buon rapporto con gli altri stati membri è fondamentale.
L.T.: Azione è un partito europeista. Anche qui, non è un discorso semplice e non ci possiamo dividere semplicisticamente tra Europa sì ed Europa no. L’Europa è un grande sogno che si è stato costruito nel tempo, figlio proprio delle grandi famiglie politiche a cui si ispira Azione. Tante cose possono essere corrette dell’Europa, ma resta comunque un grande progetto; un’Europa che deve collegare quanto più possibile il Mediterraneo all’Italia che deve avere di conseguenza un ruolo primario in ciò, soprattutto infrastrutturale.
L’Italia deve congiungere il Mediterraneo al porto di Amburgo.

Domanda: Calenda ha deciso di candidarsi a sindaco di Roma. Azione non perde di vista le amministrazioni locali. A Catania si dovrebbe votare nella primavera del 2023, fra oltre 2 anni, ma con l’attuale situazione il dibattito sulle prossime amministrative è già da tempo in corso. Voi avete intenzione di partecipare in maniera attiva e significativa?L.T.: Azione decidendo di partecipare alle amministrative di Roma, città difficile, ha mostrato il coraggio di chi vuole assumere un ruolo importante e non ha paura di andare ad amministrare una città come la Capitale d’Italia.
Le amministrazioni locali sono le istituzioni più vicine alla gente ed è proprio lì che lo spirito popolare di Azione trova la sua migliore ragion d’essere. Il 2021 credo che vedrà sempre più Azione presente nelle amministrative. I sindaci e gli amministratori locali sono la colonna portante di un partito che ha in programma di coinvolgere la base politica e di continuare a costruire attraverso la società civile.

La foto è di Brunella Bonaccorsi

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