Sociale

Il problema dell’empatia

“Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità. L’uno senza l’altro diventa una menzogna distruttiva.”.
Edith Stein, Il problema dell’empatia.

Il famosissimo attore Alec Baldwin ha interpretato il ruolo di Robert Jackson nella miniserie intitolata Il processo di Norimberga (2000) sul celebre processo in cui furono accusati e condannati i principali gerarchi nazisti. Il momento più toccante del film è quello in cui il procuratore Jackson incontra prima dell’arringa conclusiva lo psicologo Gustave Gilbert che gli espone le sue valutazioni sui gerarchi nazisti che sono sotto accusa al processo.
Lo psicologo compie due valutazioni importanti. La prima valutazione è quella secondo cui le atrocità del nazismo, la Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento trovano la loro origine nella cieca obbedienza all’autorità. La seconda valutazione riguarda l’essenza del Male. Secondo Gilbert, tutti i gerarchi nazisti avevano un elemento comune: una radicale incapacità di comprendere le sofferenze e le emozioni degli altri, una radicale assenza di empatia. Lo psicologo conclude dicendo che l’essenza del male è la mancanza e l’assenza di EMPATIA.
Alla luce di questa profonda scena del film sul Processo di Norimberga emerge con notevole forza che l’empatia è il problema fondamentale della psicologia, dell’etica e della filosofia del XX secolo.
Il tema dell’empatia è stato affrontato nella sua tesi da Edith Stein (1891-1942), che fu allieva e assistente di Edmund Husserl (1859-1938). Quest’opera fu scritta tra il 1914 e il 1916 ossia nelle fasi iniziali della Prima Guerra Mondiale. Nella prima parte affronta la “storia del problema dell’empatia a partire dalle trattazioni iniziali di Herder fino al primo decennio del XX secolo”. Nella sua presentazione, Husserl, in qualità relatore della tesi, scriveva che “il merito maggiore del lavoro consiste nei tentativi sistematici della III V parte per una fenomenologia dell’empatia e nella loro applicazione per chiarire l’origine fenomenologica delle idee di corpo proprio, di anima, di individuo, di personalità spirituale, di comunità sociale e di struttura comunitaria. Nelle due parti conclusive viene ricercato il significato di empatia nella sfera etica ed estetica, e per quanto riguarda quest’ultima viene abbozzata un’analisi fenomenologica dell’empatia estetica.”.
Il padre della fenomenologia aveva affrontato il tema dell’empatia sul quale aveva scritto molto appunti. Edith Stein ebbe modo di visionarli prima che il suo professore li facesse confluire in una sua pubblicazione. Husserl riteneva che l’empatia fosse fondamentale nella costituzione della coscienza e dell’Io-uomo.
La tesi di laurea di Edith Stein è estremamente importante perché sviluppa in modo molto originale il tema dell’empatia. Riflette su questo delicatissimo tema alla luce della sua conoscenza della fenomenologia di Husserl e della sua esperienza come crocerossina anche sui fronti di guerra. Nella tesi scriveva: “Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità. L’uno senza l’altro diventa una menzogna distruttiva.”
Nel 1922 Edith Stein ricevette il battesimo e cominciò a vivere in clausura. Nel 1934 entrò nel convento delle Carmelitane a Colonia dove scrisse Essere finito ed Essere eterno. Si oppose al nazismo A causa delle sue origine ebraiche fu ricercata dai nazisti. Edith Stein decise di consegnarsi. Fu deportata in campo di concentramento e uccisa.
La crisi economica, la pandemia e le varie guerre del XXI secolo mostrano come di empatia nel mondo ce ne sia ben poca. C’è l’apatia di alcuni e l’estrema violenza di altri. La menzogna e la simulazione si insinuano tra le persone più vicine.
Il tema dell’empatia è di estrema attualità e tocca problemi comuni alla filosofia, all’etica, all’economia, al diritto, alla politica. L’empatia diviene costitutiva dell’io e della personalità di ogni individuo. È fondamentale nelle relazioni tra mente e corpo, tra l’io e gli altri, tra gli individui e la comunità. Verità, Amore ed Empatia rappresentano il trinomio entro cui si svolge la vita autentica. Ogni etica del discorso, ogni visione della giustizia e ogni aspirazione alla pace presuppongono varie manifestazioni di empatia.

Edith Stein, Il problema dell’empatia, Studium, Roma, 2020.

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