Salute

Covid Sicilia, decrescono i contagi ma Musumeci invita alla prudenza

Diminuiscono, in Sicilia, i ricoveri per Coronavirus con la curva epidemiologica che continua a scendere. Gli ospedali siciliani registrano un trend in discesa che si attesta a -59 unità, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, consultabili nel bollettino quotidiano. Calano anche i ricoveri in Terapia intensiva (-6) e sono in cura 170 persone. Sono guariti 1600 contagiati e 29 sono deceduti. Sono stati processati 9111 tamponi molecolari e 13249 tamponi rapidi. Le persone risultate positive ai test diagnostici effettuati sono state 695. Quanto ai contagi, è il seguente il report nelle province: Messina 93; Agrigento 58; Caltanissetta 22; Siracusa 38; Catania 197; Enna 13; Palermo 218; Ragusa 23; Trapani 33. In totale, sono state 216011 le dosi di vaccino inoculate.

La Regione, pertanto, visto il tasso di positività del 3,1% (miglioramento che si registra in riferimento a ieri e in particolare rispetto allo scorso mercoledì) si avvierebbe alla Zona gialla, se non fosse per il freno tirato dal presidente della Regione, che invita alla prudenza nell’attesa dei dati di venerdì: «Ancora oggi siamo e dobbiamo essere in Zona arancione, perché i numeri non sono assolutamente confortanti per potere cambiare colore, ma l’obiettivo nostro è di lavorare perché prima possibile si possa cambiare colore della zona e consentire a tutti gli operatori di potere tornare a lavorare. Per sapere se la Sicilia potrà passare a Zona gialla aspettiamo i dati di venerdì. Per cambiare colore dovremmo avere la metà dei contagi. Inoltre, l’assenza di un Governo nazionale che abbia una prospettiva di gestione dell’emergenza rende più difficile la programmazione per le Regioni, in ogni caso dobbiamo completare questa settimana».

Intanto, sono partite le prenotazioni al vaccino anti-Covid per gli over 80. Altissime le adesioni pervenute alla piattaforma https://bit.ly/3d1DF2e per l’emergenza messa a disposizione da Poste Italiane. Sono stati oltre centomila i siciliani, ossia il 30 per cento della popolazione del target richiesto, ad aver effettuato le prenotazioni. Successivi approfondimenti tecnici hanno permesso di rilevare l’inserimento anomalo di dati non corrispondenti agli appartenenti alla fascia richiesta, gli ultraottantenni, bensì a categorie diverse. Oltre all’annullamento della prenotazione, dunque, si è dovuto operare per rendere possibile unicamente l’accesso ai soli soggetti interessati. Ciò anche al fine di evitare l’ulteriore ripresentarsi del disguido.

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