Marco Giorgetti è il nuovo Direttore del Teatro Stabile di Catania

Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile di Catania, presieduto da Rita Gari Cinquegrana, ha deliberato all’unanimità dei presenti la nomina di Marco Giorgetti quale nuovo Direttore dell’Ente.
Figura di comprovata e pluriennale esperienza nel campo della direzione di Teatri Nazionali, Giorgetti assume l’incarico con l’obiettivo di proseguire e rafforzare il percorso di crescita e di apertura culturale dello Stabile, valorizzando la tradizione e al tempo stesso guardando alle nuove sfide artistiche e gestionali.
Il Teatro Stabile di Catania, da sempre punto di riferimento per la produzione teatrale nazionale e per la promozione culturale del territorio, accoglie con entusiasmo l’arrivo del nuovo Direttore, certo che la sua professionalità e la sua visione possano contribuire ad arricchire ulteriormente l’offerta artistica e il dialogo con la comunità.
La presidente Rita Gari Cinquegrana a nome dei membri del CdA dichiara: “Riteniamo che l’esperienza e la visione internazionale di Marco Giorgetti rappresentino un valore aggiunto per il nostro Ente, chiamato a coniugare la tradizione con le sfide contemporanee. Siamo certi che, sotto la sua direzione, lo Stabile potrà rafforzare il ruolo di presidio culturale nel territorio e di punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale. A lui va il nostro augurio di buon lavoro certi che saprà guidare con competenza e passione questa nuova fase della vita del TSC”.
Marco Giorgetti aggiunge: “Sono felice e onorato di assumere la direzione del Teatro Stabile di Catania, un’Istituzione che non solo rappresenta una parte fondamentale della storia del teatro italiano, ma che da sempre è motore di ricerca e innovazione, punto di riferimento per l’intero Paese. Metterò tutto il mio impegno per definire e attuare un piano di lavoro e di attività che possa essere stimolante per la città e per la sua comunità, riaffermando il ruolo centrale dello Stabile nella vita culturale catanese. La città deve avere nel suo Teatro un presidio vivo, riconosciuto e condiviso”.
Foto di Filippo Manzini