L'Opinione

Cosa significa “kairós”?

Cosa significa “kairós”? È una parola greca che indica il momento giusto, l’attimo opportuno, il tempo presente. Non si tratta del tempo cronologico, quello che si misura con l’orologio – in greco chrónos – ma di un tempo qualitativo, carico di significato: il tempo che conta davvero. Spesso siamo troppo presi dal passato o dal futuro. Rimuginiamo su ciò che è stato, ci angosciamo per ciò che verrà. In questo modo, però, ci sfugge il presente. Eppure, è proprio nel presente che si gioca la nostra esistenza. Molti filosofi hanno riflettuto profondamente sul tempo: Eraclito, Agostino, Plotino, Heidegger, Mazzarella, solo per citarne alcuni. Nelle loro opere, il tempo – soprattutto chrónos – è una dimensione centrale. Eraclito, per esempio, lo intende come movimento, come continuo divenire. Nulla rimane fermo: cambiano gli eventi, cambiano le cose, cambiano le persone. E cambiamo anche noi. Tutta la nostra vita si fonda sul tempo, anche se raramente ce ne rendiamo conto. Eppure, è proprio il tempo a dare forma alla nostra storia, ai nostri incontri, alle nostre emozioni. Forse dovremmo imparare a rallentare. Fermarci. Respirare. Abbracciare. Vivere davvero ogni kairós. Perché ogni istante è un dono, e ogni dono merita di essere vissuto con gratitudine. Se dovessi definire la vita, la definirei come una corsa continua contro il tempo.
Perché? Perché corriamo sempre: corriamo per prendere un autobus, per finire ciò che abbiamo iniziato, per costruirci un futuro, per realizzare sogni, progetti, legami. Ma in questa corsa incessante, ci dimentichiamo di vivere davvero. Il tempo ci sfugge tra le dita e, mentre lo rincorriamo, perdiamo l’occasione di assaporare il presente.
Eppure, dovremmo ricordarci che il tempo non è infinito. Nessuno sa quando arriverà il proprio ultimo giorno, il proprio ultimo respiro. Per questo credo che dovremmo imparare a vivere ogni kairós, ogni singolo istante, nel modo migliore possibile. A volte mi capita di guardare due persone che si salutano e pensare: “E se quello fosse il loro ultimo abbraccio? E se fosse l’ultima volta che si vedono?” È proprio da domande come queste che nasce in me il bisogno di dimostrare affetto, di non lasciare niente in sospeso. Credo profondamente che l’amore e l’affetto vadano espressi, senza riserve, soprattutto verso chi ci sta a cuore. Non possiamo rimandare, perché il tempo non aspetta.

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