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“Educare alla salute: Incontri sulla prevenzione delle malattie infettive”: tappa nel carcere di Ragusa

La Casa Circondariale di Ragusa ha ospitato il terzo seminario dedicato ai detenuti e al personale penitenziario dal titolo “Educare alla salute: Incontri sulla prevenzione delle malattie infettive”, attività di sensibilizzazione alla tutela contro le malattie trasmissibili ideato da AJS Connection srl, con il contributo incondizionato di Gilead Sciences e con il patrocinio non oneroso del DASOE Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, di Federsanità Anci Sicilia e dell’ARNAS Garibaldi di Catania. In particolare, grazie all’Assessore Giovanni Iacono, il progetto fa parte del calendario di eventi “Ragusa in Salute: percorsi di prevenzione e benessere” che il Comune di Ragusa ha organizzato con l’obiettivo di affrontare in maniera ampia temi di comune interesse, mettendo in risalto l’importanza della prevenzione per ciascun cittadino.

Grazie alla disponibilità del Direttore Santo Mortillaro che ha subito concesso l’autorizzazione a svolgere il seminario “Educare alla Salute” nella struttura da lui gestita, ed alla preziosa collaborazione della Dr.ssa Noto referente per l’Educazione, il seminario ha visto una nutrita partecipazione dei detenuti della Casa Circondariale di Ragusa. Molte e interessanti le domande da parte dei detenuti rivolti ai relatori presenti: il Dr. Bruno Cacopardo Direttore UOC Malattie Infettive dell’ARNAS Garibaldi, la Dr.ssa Antonella Di Rosolini infettivologa, il Dr. Francesco Santocono Direttore Comunicazione Arnas Garibaldi di Catania, la Dr.ssa Amanda Succi Responsabile del progetto “Educare alla Salute”. È stata un’occasione per fare maggiore chiarezza sulle dinamiche di trasmissione di virus e batteri, oltre a comprendere come prevenire il contagio di differenti tipologie di malattie trasmissibili, come l’HIV, la sifilide, la gonorrea, le epatiti, il papilloma virus, e diversi altri.

La proiezione del cortometraggio “Io e Freddie: una specie di magia”, realizzato appositamente per iniziative di sensibilizzazione come questa, ideato e diretto dal Dr. Santocono Dirigente per la Comunicazione dell’ARNAS Garibaldi di Catania, ha suscitato grande interesse permettendo di affrontare il tema delle malattie trasmissibili, soprattutto quello dell’HIV, con maggiore efficacia.

Secondo recenti statistiche, nelle carceri italiane un’elevata percentuale di detenuti ha una malattia infettiva (epatite, Hiv, tubercolosi, sifilide) e, uno su tre non è consapevole del proprio stato di salute. L’infezione da Hiv e le epatiti sono ampiamente diffuse, con prevalenze che possono arrivare fino a 10 volte rispetto a quelle rilevabili nella popolazione generale a seconda della composizione demografica presente negli Istituti penitenziari. Inoltre, recenti studi hanno evidenziato che, così come succede nella società civile, anche all’interno del carcere il virus dell’HIV e delle epatiti sta progressivamente perdendo quella caratterizzazione terrorizzante che aveva assunto negli anni Ottanta e Novanta. La minor paura, tuttavia, non deriva da una maggiore conoscenza di come si può contrastare la malattia, né da maggiori conoscenze sulla sostanziale innocuità del virus nella convivenza quotidiana, che invece genera ancora timori per ragioni del tutto errate. Il semplice fatto che in questi anni non si sia più parlato, ad esempio, di Hiv e delle epatiti ha soltanto allontanato il problema, lasciando sottotraccia vecchi timori e pregiudizi. Una maggiore consapevolezza sulle vie di contagio, dunque, è essenziale per saper affrontare correttamente la prevenzione dai virus e batteri relativi alle malattie trasmissibili o di poter affrontare nel modo più sicuro ed efficace le eventuali conseguenze.

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