Food & Wine

Assovini Sicilia: aderiscono sette nuove aziende

Con l’ingresso di sette nuovi associati sale a 98 il numero delle aziende di Assovini Sicilia. Sono sette le aziende vitivinicole che nei giorni scorsi hanno ufficializzato l’ingresso nell’associazione siciliana che rappresenta la vitivinicoltura dell’Isola.

Pellegrino, Candido Vini, Serafica, Tenute Botticella, Ramaddini, Cantina Chitarra, Fuori Bolla di Massimo Lentch, da oggi fanno parte della famiglia di Assovini Sicilia.

Dal 1880,  da sette generazioni, Pellegrino rappresenta una storica realtà vitivinicola siciliana. Una lunga storia di famiglia fatta di rispetto, cura, amore e dedizione, di valori tramandati di padre in figlio. I vigneti Pellegrino sorgono nel lembo più occidentale della Sicilia, caratterizzato da una grande varietà di microclimi.

Le coltivazioni, nascono in quattro tenute di proprietà con vocazioni specifiche, tutte gestite con metodo di coltivazione biologico nel pieno rispetto dell’ambiente. Kelbi, giardino rigoglioso, ideale per la coltivazione del catarratto. Rinazzo, aspro e desertico, dove il syrah cresce vigoroso. Salinaro, i cui vigneti di grillo sulla costa godono delle fresche brezze marine. Gazzerotta, altopiano ventoso, ideale per la coltivazione del nero d’avola e dove un antico vigneto di grillo ha messo profonde radici, esprimendo i più elevati livelli qualitativi. Nei vigneti ad alberello di Pantelleria, oggi patrimonio dell’umanità dell’Unesco, si coltiva l’uva zibibbo, da cui nasce il Moscato di Pantelleria. Dalle stesse uve essiccate al sole d’agosto su graticci di canne, nasce il Passito di Pantelleria. La storia del marsala coincide con quella della Pellegrino. Nel 1880 la cantina inizia infatti a vinificare il famoso vino siciliano per commercializzarlo in tutto il mondo.Ancora oggi nelle proprie cantine storiche, in oltre mille barrique e botti in legno di rovere, affinano per lunghi anni le differenti tipologie.

La famiglia, di generazione in generazione, è diventata sentinella e custode della propria terra e della sua bellezza, sviluppando progetti di recupero, conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio naturale e culturale dell’Isola, dalle Isole Egadi a Marsala, da Pantelleria, a Mazara del Vallo.

Il progetto di Massimo Lentch sull’Etna, Fuori Bolla, vedrà la nascita di una nuova cantina progettata  rispettando la natura e l’ambiente, nella valorizzazione delle forme naturali di energia.  Siamo nel versante Nord, nelle contrade Feudo di Mezzo, Calderara Sottana, Pianodario, Chiusa Politi. Forte dell’esperienza appresa in un territorio diversamente vulcanico come Lipari, Massimo Lentch continua  a personalizzare i vini con la freschezza e l’eleganza, preferendo la buona acidità a discapito del violento tannino e dell’elevato grado alcolico. Nati per distinguersi, i vini sono prodotti da viticolture che hanno solide radici culturali, dove le varietà autoctone selezionate, Nerello Mascalese e Carricante, crescono su territori ricchi di quella tradizione antica che li rende originali ed irripetibili.

La nuova cantina godrà di un sistema di raffrescamento adiabatico grazie all’acqua e alla terra e agli elementi naturali che caratterizzeranno il “cratere verde”: una sorta di giardino arabo ai piedi di un vulcano. Una torre del vento andrà a creare un sistema di raffrescamento naturale, garantendo umidità e temperatura ideali per l’affinamento dei vini. Grazie a una progettazione che sfrutta la pendenza naturale del suolo, il processo di vinificazione avverrà interamente sfruttando la forza di gravità, in modo da effettuare travasi o spostamenti del mosto senza consumo di energia e senza danneggiamento del prodotto attraverso l’utilizzo di sistemi meccanici. Sarà un’opera architettonica in simbiosi con l’ambiente e un’interpretazione artistica del contesto naturale:
un grande tributo all’armonia possibile tra uomo e natura.

Botticella, azienda vitivinicola fondata nel 1980 nella Sicilia Occidentale,  oggi si estende su 40 ettari di vigneti sparsi nei territori del trapanese, grazie alla competenza ed all’entusiasmo di Don Diego Maggio, che scelse come sede dell’azienda una delle zone più alte del territorio Marsalese, Contrada Digerbato, ricca di storia della cultura contadina.

Con il passare degli anni l’attenzione di Don Diego, gradatamente supportato dal genero Giovanni, si concentra sulla diversificazione dei terreni da acquisire e delle uve da coltivare, privilegiando la vicinanza al mare e alcune peculiari caratteristiche dei terreni,  nell’ottica della migliore resa delle uve. Vengono realizzati nuovi impianti di Syrah, Inzolia, Catarratto, Nero D’Avola, Chardonnay ad integrazione del mitico Grillo che da oltre 60 anni continua a regalare splendide sensazioni.

Dall’anno 2002, con il graduale sostegno entusiastico di figli e nipoti, per Botticella giunge il momento di ammodernare la cantina con nuovi investimenti e nuove attrezzature, tutte rivolte a dare un’impronta biologica.

I vigneti di proprietà della famiglia Candido si estendono per venti ettari; distano da Camporeale due chilometri e ricadono in Agro di Camporeale e Agro di Monreale. Le varietà vitivinicole sono a bacca rossa (Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot) e a bacca bianca (Catarratto, Grecanico, Grillo e Inzolia).

L’amore per la natura spinge la famiglia Candido ad utilizzare metodologie di lavorazione delle uve che rispettino il più possibile i profumi e i sapori dei frutti della terra. L’impegno della cantina è tutto riversato nella coltivazione biologica e nel trattamento delle uve che ricorda l’antica cultura rurale del vino in questa terra.

A Nicolosi, sul versante sud dell’Etna,  la famiglia Serafica, si dedica dal 1950, con passione e nel massimo rispetto dei principi della sostenibilità ambientale, alla coltivazione di vigneti e uliveti appartenenti all’agro-biodiversità siciliana. Dal versante Sud dell’Etna i vigneti dell’azienda godono di uno straordinario equilibrio tra brezze sapide, terreni sabbiosi e minerali, buona piovosità e una considerevole escursione termica che, grazie all’influenza ciclica delle correnti marine, risulta decisiva per la maturazione dei
frutti e sulle loro caratteristiche organolettiche. I vigneti si trovano ad un’altitudine variabile tra i 700 metri e i 950 metri sul livello del mare e all’estremità della viticoltura etnea. Catarratto, Carricante, Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese danno vita sia alla linea Mirantur che agli Etna DOC nelle loro diverse sfumature: a questo si aggiunge la vigna del nonno, cassaforte ampelografica dell’azienda con un progetto dedicato al teatro straordinario della biodiversità etnea (Minella, Bianchetta, Corinto greco a
bacca bianca Inzolia, Carricante, Visparola, Cataratto, Catanese Bianco) con vigne ad alberello su suoli con pendenza del 30 %.

Nei vigneti di Ramaddini, che declinano dolcemente dall’altopiano di Noto verso il mare di Marzamemi, si ricostruisce il legame con il passato attraverso la coltivazione con il tradizionale metodo ad alberello e con il più moderno metodo di allevamento a controspalliera. Frutto di un lavoro meticoloso e di altissimo livello, la qualità dei vini- solo da vitigni autoctoni come Nero D’Avola, il Grillo e il Moscato bianco-  è anche il risultato della convergenza di una serie di fattori naturali come la benevolenza del clima, l’impareggiabile lavoro della luce e la posizione geografica. L’influenza di due mari, il Mediterraneo a Sud e lo Ionio ad Est, la cui salsedine è adagiata sulle viti dal vento favorisce infatti l’arricchimento e la maturazione delle uve. Risulta inoltre determinante la fertilità del terreno tendenzialmente calcareo che nasconde un sottostrato di lave dovute alla presenza di vulcani nella zona. Un apporto minerale che permette di ottenere uve con altissime qualità organolettiche, conferendo ai vini aromi particolari e importanti proprietà antiossidanti.

Cantina Chitarra nasce nel 1907 nel cuore del territorio marsalese per iniziativa di un gruppo di audaci ed ambiziosi viticoltori, proprietari di diversi ettari di terreno distribuiti nell’agro marsalese-salemitano. Nel 1975, l’azienda viene trasformata in cooperativa, continuando a produrre il proprio vino e mantenendo la propria specifica identità, caratterizzata dall’attenzione alla tradizione, alla tutela e alla valorizzazione del proprio bagaglio di capacità ed esperienze. Cantina Chitarra non è solo vino, ma è una formula pensata per far vivere un’esperienza di emozioni e benessere a 360 gradi, all’insegna dell’ospitalità tipicamente siciliana.
Adagiata su una sinuosa vallata tra Mazara del Vallo, Salemi, Trapani e Marsala, la struttura contraddistinta da uno stile moderno e un concept innovativo offre agli amanti del vino percorsi tematici, che consentono, oltre alla visita della cantina, la degustazione dei vini in abbinamento a prodotti locali.  I vini della Cantina Chitarra esaltano la particolarità siciliana dei vini autoctoni, come il Grillo, lo Zibibbo, l’Inzolia, il Catarratto, il Grecanico e il Nero d’Avola, e l’intensità dei vini internazionali come il Merlot, il Syrah, lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Pinot Grigio.

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