ViniMilo, lo strepitoso successo dell’edizione “extralarge” per durata e contenuti

Alfio Cosentino, sindaco del Comune etneo in cui si è appena concluso il quarantacinquesimo appuntamento con la manifestazione: “Con gli eventi nelle nuove cantine, prende forma una ViniMilo diffusa sul territorio, nel segno di un enoturismo di qualità che genera economia e indotto occupazionale. Sull’Etna per lavoro si resta, si arriva o, meglio ancora, si torna”
Dall’Etna al Carso, dai bianchi del carricante del suolo vulcanico per eccellenza, ai bianchi della vìtovska vitigno identitario delle Prealpi Giulie, allevato sui terreni calcarei dell’altopiano roccioso alle spalle di Trieste.
Lungo una immaginaria diagonale che ha attraversato e abbracciato tutta l’Italia, si è conclusa domenica sera a Milo la 45° ViniMilo, edizione “extralarge” per durata e contenuti: 17 giorni di calendario, 47 eventi tra masterclass e degustazioni (con oltre mille partecipanti e quasi tutte sold out), cene a tema e convegni con decine di relatori fra cui wine-expert, docenti e ricercatori di caratura internazionale tra cui Enrico Donati, Claudio D’Onofrio, Robi Jakomin, Jacopo Manni, Angelo Radica, Francesco Saverio Russo, Vincenzo Russo. Tra le istituzioni presenti, l’Assessore regionale all’agricoltura Salvatore Barbagallo, che ha preso parte al convegno sull’enoturismo in Sicilia.
Nel programma 2025, fra i vari appuntamenti, il focus sui patriarchi della vite a cura del gruppo di ricerca G.R.A.S.P.O., i vini vulcanici di tutta Italia con il contributo di John Szabo autore del libro “Volcanic Wines” e tra i maggiori esperti mondiali; i “Grandi Bianchi” europei, il Barolo a braccetto con i rossi dell’Etna, i vini delle Alpi e gli spumanti, i giovani enologi impegnati nelle cantine etnee, le infinite espressioni dell’Etna Bianco Superiore di Milo degustato anche al chiar di luna, nel mezzo di uno dei vigneti da poco reimpiantati recuperando antichi terrazzamenti in pietra lavica.
“Abbiamo introdotto per la prima volta il concetto di una ViniMilo diffusa sul territorio – ha commentato Alfio Cosentino, sindaco di Milo – Non più masterclass solo al Centro Servizi, ma anche “in trasferta”, coinvolgendo due strutture nuovissime, realizzate dal recupero di antichi palmenti e casali, e che vanno a rafforzare la rete dell’accoglienza sull’Etna assecondando la domanda di un turismo lento, a contatto con la natura, con la gente del luogo e con gli stessi produttori. Una tappa importante, questa, nella direzione di un enoturismo di qualità sull’Etna al quale crediamo che ViniMilo in questi anni, tramite il confronto con esperti e addetti ai lavori, abbia dato un notevole contributo. Cresce Milo, dove i produttori sono aumentati considerevolmente nell’arco di otto anni insieme a piccole strutture per l’accoglienza e la ristorazione, e cresce l’Etna dove per lavoro si resta, si arriva o, meglio ancora, si torna”. Un traguardo che sta già dando riscontri in termini di investimenti economici, sviluppo del territorio e indotto occupazionale di cui siamo grati a tutti i partner, pubblici e privati, e che desidero condividere con tutta la squadra di lavoro”.

Nella seconda settimana, tutti e quattro sold out i quattro eventi di ViniMilo “in trasferta”. Alle Cantine Iuppa, due serate sotto le stelle per scoprire le etichette di rossi e rosati di Milo e due annate di bianchi prodotti a Milo. Da Favazza Etna Winery, altre due tappe: un viaggio tra gli spumanti etnei e siciliani e un laboratorio del gusto e cena tematica a cura di Slow Food Catania ed Enna con numerosi partecipanti stranieri allo show cooking. Tutti allegramente in cucina con Silvia Turco, che con le sue quattro sorelle è “biocustode” dei grani antichi siciliani nel territorio di Enna.



Trentamila circa i visitatori di ViniMilo 2025 che nei due weekend hanno gremito le piazze e i vicoli di Milo e fra questi anche giovani che si sono accostati alla conoscenza dei vini dell’Etna al banco dell’Enoteca e sulla terrazza del Municipio con l’angolo dedicato alle etichette Etna Bianco Superiore DOC di Milo.


Numerosi gli stand gastronomici (anche con menu senza glutine), il mercatino bio e a KM zero, i presìdi Slow Food, le bancarelle degli artigiani, la musica live. Fra le novità di quest’anno il dj set a Largo dei Mille con musica dance e aperitivi a base di vini dell’Etna. In piazza la solidarietà di UNICEF che, con i volontari del Comitato Provinciale di Catania, ha ospitato l’anteprima nazionale del progetto, “Mobilitazione Ulivo”, dedicato ai bambini di Gaza e di tutte le emergenze planetarie. Mentre Slow Food Catania, con il supporto di produttori di vino dell’Etna, ha avviato una raccolta fondi a sostegno del Patriarcato Latino di Gerusalemme per garantire cibo e beni di prima necessità a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme.

ViniMilo 2025 è stata organizzata dal Comune e dalla Proloco di Milo con il sostegno degli Assessorati regionali all’Agricoltura e alle Autonomie locali, dell’Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio) e della Città Metropolitana di Catania.
Partner dell’edizione 2025 sono state le aziende: Azienda di Rachele, Barone di Villagrande, Benanti, Favazza Etna Winery, Iuppa, Maugeri, Terre di Nuna; e ancora l’Università di Catania, Consorzio di Tutela Etna Doc, Strada del Vino e dei sapori dell’Etna, Slow Food Catania, Sicilia Regione Gastronomica Europea 2025, GAL Valle dell’Etna e dell’Alcantara. Tutto il programma su www.vinimilo.it