Cultura

Peri peri con Bellini, un libro-denuncia per conservare la memoria e scuotere le coscienze

Nel cuore della biblioteca comunale Vincenzo Bellini di Catania la presentazione del libro “Peri peri con Bellini” scritto da Erika Magistro. Giovani, appassionati, famiglie e cittadini insieme per dialogare con la giovane autrice catanese su come la cultura e l’identità territoriale possono e devono essere benzina pura per creare coesione sociale e sviluppo del territorio.

Del resto la scelta della location che ha dato lo start alla presentazione del nuovo progetto editoriale è stata determinante. Un luogo simbolo, quello della Biblioteca Bellini, non soltanto perché rimarca lo straordinario patrimonio culturale e artistico che il noto compositore catanese ci ha lasciato, ma anche e soprattutto perché è proprio tra gli spazi della biblioteca che si respira il valore dell’essere comunità. Quello che lega le persone, i cittadini e che ci ricorda l’importanza di conoscere e conservare la memoria. Perché è da qui che si azionano processi sociali e culturali.

Ѐ nelle parole di Alfio Grasso di Algra Editore che si racchiude tutto il senso del libro. Ѐ nelle parole di Alfio Grasso di Algra Editore che si racchiude tutto il senso del libro. «Peri per con Bellini – sottolinea l’editore – è un libro con il quale Erika Magistro non soltanto ci racconta, attraverso la stessa voce del compositore catanese, la nostra città, ma ci fornisce un importante spunto sullo stato in cui essa versa e, nello stesso tempo, un incoraggiante messaggio di speranza su quanto si potrebbe fare per valorizzarne la straordinaria bellezza. Tutto ciò con uno stile narrativo unico che contraddistingue la scrittura dell’autrice».

La giovane scrittrice – già nota per “Il bambino con gli occhi chiusi” –  trasforma il celebre musicista catanese nel Cicerone ideale per vincere l’indifferenza dilagante e condurre i cittadini tutti e i giovani in particolare alla riscoperta della città, della grande Bellezza racchiusa fra i suoi vicoli e palazzi.

Un libro-denuncia per smuovere la coscienza, numerosi i temi che l’autrice catanese è riuscita a condensare in dialoghi intensi e ironici. C’è il bisogno di riscoprirsi comunità come antidoto all’indifferenza; la riscoperta della bellezza come viaggio per rendere la città viva e non relegarla agli ultimi gradini di ogni classifica;  ci sono i giovani che in un continuo andirivieni sono chiamati a conservare la memoria e a rispondere in maniera attiva e consapevole per scongiurare che la meccanicità della routine ci travolga e stravolga. Insomma c’è Catania, la sua storia, la sua identità.

«È stata una grande soddisfazione – ha aggiunto l’autrice a conclusione dell’incontro – poter vedere i volti di tutti segnati dalla gioia della condivisione di una visione comune: la “Sicilitudine”. Un pomeriggio che nonostante la tensione iniziale, determinata da un tempo ormai imprevedibile, ha lasciato spazio solo alle emozioni autentiche. E credo che in quel momento, dall’alto del suo scranno, la statua marmorea del Cigno catanese abbia sorriso».

L’autrice è stata da accompagnata da Stefania D’Angelo, associazione Spazio 47 e da Elvira Tomarchio del Comitato Popolare Antico Corso; l’evento d presentazione è stato patrocinato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Catania.

Per assaporare questo viaggio tra la scoperta della città e andare Peri per con Bellini è possibile vedere il booktrailer su Youtube:

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