Economia

Mercato immobiliare: è il momento di velocizzare le compravendite

La FABI (Federazione autonoma bancari italiani), su tutte le testate giornalistiche, allarma il mercato del danaro, in considerazione del costo dello stesso, prevedendo che il tasso dei mutui possa arrivare, entro questo mese di novembre oltre il 5%. Certamente un momento difficile dell’economia con un’inflazione vicina al 12%, che si cerca di contenere con la delibera della BCE che ha portato il costo del danaro ad un tasso di un più 2%. Il settore immobiliare, in questi momenti di aumento dei tassi deve procedere con delle soluzioni più pratiche che tecniche, tenendo sempre ferma la bussola nella direzione di quella inflazione tanto paventata del 12%. Prima soluzione bisogna anticipare e velocizzare tutte le compravendite con trattative già in corso, sia che si tratti di acquisto prima casa, sia che si tratti di qualsiasi altro tipo d’immobile. Nel caso fosse necessario un mutuo, vista la larvata, si fa per dire, riluttanza degli istituti bancari a legarsi al tasso fisso, potranno essere accettati i tassi variabili, a condizione che si preveda il tetto massimo degli stessi, con una clausola di salvaguardia. Per gli altri acquisti pagati in contante, con i mezzi consentiti dalla legge, le operazioni hanno un doppio vantaggio, sempre se ben guidate ed assistite da un agente immobiliare professionale. Il primo vantaggio, pagando oggi un immobile, con questa inflazione galoppante, porterà tra 10 anni il valore intrinseco dello stesso ad una rivalutazione non inferiore del 70%. Inoltre, se si potesse mettere a frutto il bene acquistato, con una redditività del 2,50% netto avremmo completato “l’opera” anche con l’investimento. Non entriamo volutamente in altre operazioni bancarie quale il leasing, dato che queste operazioni di locazione con riscatto, sono meno frequenti. La storia, come l’esperienza personale, ci insegna che acquistare un immobile, sia per uso proprio che per investimento, valutando bene sia le proprie necessità, come le funzioni, che dovrà assolvere il bene prescelto, porta sempre costantemente allo stesso risultato che è quello di salvare il proprio capitale di partenza, adeguandolo al valore immobiliare futuro. Si è lasciato per ultimo il problema dell’aumento dei tassi con la relativa rata che verrebbe logicamente maggiorata. Le soluzioni a questo problema, sono alla portata di tutti, basta allungare le rate del mutuo per esempio da dieci a quindici anni, riducendo il costo della rata, senza arricciare il naso per la maggior durata e gli apparenti maggior costi. La scelta di questa soluzione di allungare il periodo mutuato, risulta sempre più conveniente anziché pagare un canone di affitto a vuoto e perdere per sempre la possibilità di acquistare la propria casa. Pertanto si invitano i potenziali acquirenti a non demordere e continuare ad acquistare, tanto siamo sicuri che la bussola indicherà sempre il mattone quale bene rifugio e quale antagonista principe dell’inflazione.

*Consigliere Nazionale F.IM.A.A.

Nino Nicolosi

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