Spettacoli

L’Opera dei pupi mette in scena Shakespeare

Riadattata per l’Opera dei Pupi, con messa in scena a cura di Marionettistica Popolare Siciliana di Palermo, sul palco del Teatro della Piccola Accademia dei Talenti, in via Giuseppe Paratore 17/19 a Palermo, il 14 febbraio, alle 21,30, andrà in scena “Romeo e Giulietta”, tragedia di William Shakespeare.

La riproposizione di un classico teatrale senza tempo per il pubblico contemporaneo, a firma di uno dei grandi interpreti della tradizione marionettistica isolana: Angelo Sicilia, puparo, studioso e grande innovatore.

Presidente del MOPS, il Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani delle Madonie a Caltavuturo, Angelo è anche regista teatrale e drammaturgo. Ha appreso l’arte dei pupi della scuola palermitana lavorando in diverse compagnie storiche della scuola palermitana nella Sicilia Occidentale. Nel 2001 ha fondato la Marionettistica Popolare Siciliana con cui ha avviato un percorso di rinnovamento nell’ambito del repertorio del teatro delle marionette siciliane.

Una delle espressioni più significative della memoria storica e dell’identità culturale della Sicilia, nel repertorio tradizionale degli spettacoli del teatro di figura, oltre al ciclo carolingio, fanno parte anche narrazioni storico-romanzesche ispirate alla Gerusalemme Liberata, alle vite dei santi e di briganti, nonché ad opere di William Shakespeare, come Romeo e Giulietta e Macbeth, e brevi farse.

“Non tutti gli opranti rappresentavano William Shakespeare – precisa Angelo Sicilia – ma solo coloro che avevano un pizzico di lettera in più e, così facendo, attraverso il magico mondo del teatro di figura, diffondevano la storia nel contesto popolare”.

Lo spettacolo si terrà alle 21:30 del prossimo 14 febbraio: una scelta precisa, come racconta il regista, che ha lavorato anche alla riduzione del testo.

Nella data simbolica che celebra gli innamorati – spiega – vogliamo ricordare a nostro modo il sentimento più grande: l’amore tra due persone”.

“E lo vogliamo fare – aggiunge Angelo Sicilia – riproponendo un grande classico del teatro shakespeariano che, oltre cento anni fa, faceva parte del ciclo delle rappresentazioni dei pupari siciliani”.

La rappresentazione, una prima assoluta, segna il ritorno dei classici shakespeariani sulla scena dell’Opera dei Pupi siciliani: l’evoluzione di un percorso di valorizzazione del repertorio tradizionale e popolare e, al contempo, la riproposizione di un grande classico teatrale al pubblico di oggi.

Un’occasione imperdibile per riflettere, in modo insolito e affascinante, sul sentimento dell’amore, tra gioie e dolori: in assoluto il più nobile e forte, malgrado tutto.

Il testo, infatti, mantiene l’intensità di quelle emozioni ancestrali che muovono l’animo, proponendo uno spettacolo proiettato in un’atmosfera di purezza, ardore, passione e morte, il tutto accompagnato dalle suggestive scenografie di Sofia Gargano e le voci di Angelo Sicilia e Simona D’Angelo.

Tutto ruota intorno a un interrogativo, tanto semplice quanto difficile: è l’amore a guidare realmente le azioni?

Si è ancora capaci di provare un sentimento così puro?

Fino a che punto ci si può spingere ad amare e quante lacrime si è disposti a versare per chi si ama?

Domande aperte, in una serata all’insegna della libertà espressiva e delle suggestioni letterarie, arricchita dalla fotografia di Salvo Quagliana e dalla presentazione di Daniela Martino, event manager dello spettacolo.

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