Cronaca

La regina Elisabetta e la Sicilia

Commozione e dolore per la dipartita della regina Elisabetta II, sono i sentimenti che da ieri accomunano non solo i sudditi inglesi ma il mondo intero.
Elisabetta II, nata il 21 aprile 1926 e morta l’8 settembre 2022, rappresenta l’ultimo baluardo storico del XX secolo.
Erede al trono dal 1936, in seguito all’abdicazione dello zio Eduardo VIII, regina a soli 25 anni nel 1952 e incoronata l’anno seguente presso l’Abbazia di Westminster, il suo regno, per la durata di 70 anni e 214 giorni, è stato il più lungo della storia britannica.
Un regno che ha assistito a importanti mutamenti storici: la devoluzione del potere del Regno Unito, riforme costituzionali attuate nel 1998, il “rimpatrio” della costituzione canadese nel 1982, la decolonizzazione africana 1960 e il conseguente rafforzamento del Commonwealth delle nazioni.
Con la sua personalità riservata, non ha mai apertamente manifestato le sue idee conservatrici, mantenendo una posizione diplomatica negli affari di stato, come in quelli concernenti la morale e la religione.
Garbata ed elegante ha dovuto affrontare scandali e clamori pubblicitari legati a e eventi familiari, divenuti oggetto dei pettegolezzi mondani e del gossip giornalistico.
Elisabetta II è la regina per antonomasia, ed il suo attributo ha designato la sua persona, che del ruolo rivestito ha fatto un modus vivendi.
Oggi viene ricordata per la compostezza, la saggezza e il senso di responsabilità speso al servizio dei cittadini britannici e della famiglia
Ma Elisabetta era “una regina nel mondo”, con i suoi 270 viaggi in 110 Paesi. Viaggi che hanno delineato l’influenza di una funzione ricoperta con estrema capacità, sia negli spostamenti di tipo diplomatico, nei viaggi di Stato ufficiali che in quelli intrapresi con motivazioni personali.
In un tour intorno al globo per la rilevanza storico-culturale, si annoverano le visite in Russia, Cina e Malesia: fu il primo monarca inglese a recarsi formalmente in questi stati.
Visitò l’Italia ben 5 volte, l’ultima è riconducibile al 2014, quando nel tempo ristretto di una sola giornata incontrò l’allora presidente Giorgio Napolitano e l’attuale Capo della Chiesa Cattolica Papa Francesco.
In Sicilia, fu presente per ben due volte: la visita ufficiale del 1992, a quattro giorni dalla strage di Capaci, si fermò nel luogo dello straziante evento per omaggiare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e gli agenti della scorta vittime dell’attentato mafioso, deponendo un mazzo di fiori.
Lo stesso giorno scrive al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, esprimendo cordoglio per le famiglie delle vittime e la vicinanza al popolo siciliano.
E con questa terra la Regina aveva un legame fatto di ricordi e di racconti, narrati dai suoi nonni, che l’avevano affascinata sin da piccola. Restando incantata dalla passione con cui Maria di Teck parlava della Sicilia, The Queen, nel 1980, in una visita istituzionale, volle ripercorrerne i passi e le tappe, visitando i luoghi che , negli anni 20, erano stati meta della nonna.
Da Regina a turista in quel lontano ottobre volle passeggiare per le strade di Palermo, visitare il Duomo di Monreale, recarsi al palazzo Valguarnera Gangi, che anni prima aveva ospitato re Giorgio V.
L’ultima tappa di questo tour siciliano vide Elisabetta Il presso le isole Eolie, sorseggiando un bicchiere di Malvasia di Lipari, uno dei vini siciliani preferiti dalla regina, che nei suoi pasti privati usava scegliere di consueto, confermando in tal modo il suo particolare con quest’isola.
Difatti tra le tappe italiane, la Sicilia ha ricoperto un ruolo di valore sentimentale, nei ricordi della Regina Elisabetta e dei suoi predecessori.

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