Un libro da raccontare

Il figlio del Paradiso di Ghvmbert Catholicvs

[…] Si evincerà in questa breve narrazione come la mia personalità sia costruita da cellule che combattono tra loro come il bene e il male, la luce e le tenebre. Affollano nei miei pensieri nozioni filosofiche e teologiche che lottano con altre frivole e la prudente razionalità della vita. La mia mente vaga spensierata tra paesaggi fioriti e assolati e tramonti di lune piene con sentori di gelsomino d’Arabia o tra nuvole grigie cariche di pioggia, fulmini e tuoni a volte fondamentalmente vitali e altri invece oscuri e tenebrosi. La mia anima custodisce la moralità cristiana e si perde nella trasgressione pagana: sono un equilibrato miscuglio di ateismo e religiosità, di fluidi arcaici e di avanzato modernismo… e potrei continuare così all’infinito. […]

Queste brevi frasi ci svelano la personalità di Ghvmbert Catholicvs, pseudonimo di Umberto Martorana, che è l’autore del nuovo libro Il figlio del Paradiso, edito da Contanima.

Ci sono eventi nella vita di un uomo in cui la mente umana vaga nella speranza di trovare una soluzione che lo soddisfi. È in questo labirinto della memoria che la mente di Ghvmbert ha ritrovato sé stesso, o meglio dire, ha ritrovato un passato ricco di storie, di aneddoti che ha giudicato interessanti e divertenti pensando che fossero degni di essere pubblicati. Il figlio del Paradiso ha riferimenti biografici personali legati all’appartenenza di una proprietà dei suoi genitori che si chiamava villa Paradiso.

L’autore del libro Il figlio del Paradiso, nella maturità, è sollecitato dai ricordi e dagli insegnamenti filosofici e teologici dello zio Clemente: […] questo lo spinge a indagare su Dio, sulla natura, anzi a identificare Dio con la natura. […] (Pickline)

Ma lo stuzzica anche la curiosità di Carmel Nobel Coombes von Scharer, sua compagna di vita, a conoscere l’ascendente del suo segno zodiacale conversando con Greta Garbo a villa Silemi dal famoso nutrizionista Gayelord Hauser e il suo socio Frey Brown, o dalla psicologa, astrologa, Marianne Leibel (allieva di Carl Gustav Jung, ma anche attrice ne “La dolce vita” di Federico Fellini e in “Senso” di Luchino Visconti), nella quiete della sua casa romana circondata da gatti.

Affiorano i ricordi della fanciullezza; amato da Donna Maria, la sua balia, che dice che è bello come un angelo, e la parte dell’angelo la farà veramente al Teatro San Giorgio dei Salesiani o la parte del figlio nei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello al Palazzo Corvaja di Taormina, eventi pronosticati anche dal suo oroscopo cinese.

Questi episodi aggiungono tessere per completare questo puzzle fatto da un racconto esistenzialista, ironico, beffardo, che non ha schemi commerciali ma ibridi intrecci filosofici, teologici, astrologici, nostalgici, teneri, tutti ben amalgamati e legati in un miscuglio armonico, omogeneo e puro.

Ma Il figlio del Paradiso di Ghvmbert Catholicvs, svela anche che, come scrive il Prof. Francesco Capaldo su Pickline: […] Ciò lo porta alla conclusione che gli squilibri degli uomini sono il frutto di un allontanamento dalla natura. […]

Pura fantasia o pura realtà? Sarà il lettore a scoprirlo!

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