Sant’Agata Li Battiati, Carmen Coco presenta il suo ultimo libro “Naufragi d’amore”

Il Polo culturale, fiore all’occhiello dell’accogliente comune di Sant’Agata Li Battiati, è stato scelto dalla talentuosa ed appassionata scrittrice Carmen Coco, per presentare la sua terza fatica letteraria dal titolo “Naufragi d’amore”.
I numerosi presenti sono stati rapiti dalla magistrale conduzione dell’autrice, che facendo tesoro delle sue reminiscenze da DJ, ha sapientemente mixato le pertinenti, toccanti e struggenti testimonianze degli amici intervenuti a sostegno e supporto.
Il libro è molto impegnativo, intenso, pregno di sentimenti, di passione, di dolore e di speranza.
In esso emerge un filo conduttore che è l’indignazione per il fenomeno della violenza sulle donne che continua a perpetrarsi ininterrottamente senza soluzione di arresto.
I richiami sono potenti.
Tramite Daniela, la giornalista protagonista del romanzo, l’autrice guarda il male negli occhi, attraversa l’inferno e ne vien fuori con indubbia capacità espressiva e con valori e qualità umana di alto profilo.
Tutto ha inizio, non a caso, in una cucina; luogo in cui le donne sono state relegate ma in cui si sono sempre incontrate ed accolte, in cui hanno acceso e trasmesso il fuoco.
In ogni casa le tavole sono altari in cui si condivide il pane, la parola, l’ascolto ed il perdono ed in cui si raccolgono volti, lacrime, progetti, sorrisi ed abbracci.
In esse si celebra il sacramento del vivere perchè le donne da sempre convocano, accolgono e aggregano, risplendono con tutti i colori e cantano con tutte le note.
Nell’inarrestabile e dilagante diluvio di violenza dei nostri giorni alcuni uomini inghiottiti e fagocitati da un insano desiderio di possesso,
da una feroce e cieca prepotenza e da uno spietato egoismo si arrogano il diritto di calpestare questi tenaci ed al tempo stesso delicati fiori di campo che hanno osato alzare la testa ed hanno scelto di abitare con coraggio la vita senza fughe nè rimpianti.
Percorrendo il tunnel della violenza la protagonista impatta in molteplici forme visibili ed inqualificabili, che lasciano lividi e lacerano e devastano l’anima, ed in quelle abilmente celate ma ugualmente insidiose, frutto di paradigmi culturali e sociali tenacemente radicati nel terreno del pregiudizio e sovente sminuiti dall’ignoranza.
L’autrice, riunendo voci e testimonianze, è stata capace di generare una riflessione autentica, ridestando la cultura dormiente, condannando la violenza istituzionale che subiscono le madri delle vittime delle brutali ed atroci mattanze, già condannate dai carnefici all’ergastolo del dolore e dai tribunali mediatici alla barbarie delle parole affilate come lame.
Non avendo alcun timore di mettere a nudo il suo cuore Carmen Coco, in Naufragi d’amore, ha sprigionato tutta la sua meravigliosa e soave essenza offrendo un salvagente di speranza a chi sta affondando nelle acque della disperazione e non ha più voce per urlare nella notte e da navigata educatrice insegna che l’AMORE è un passo a due tra la LIBERTÀ ed il RISPETTO.