Da Grammichele parte “l’Ottobre Rosa” di Andos Comitato di Catania

Un incontro di alto profilo divulgativo si è svolto a fine settembre presso l’Aula Consiliare del Comune di Grammichele, alla presenza del Sindaco Pippo Greco, degli Assessori Rossella Ledda e Rosario Campanella, sulla sempre attuale tematica della salute femminile.
Ad aprire la sessione mattutina la prof.ssa Pina Travagliante che, in qualità di Vicepresidente di Andos Catania, ha sottolineato l’importanza della prevenzione per il tumore al seno. In Italia si ammalano ogni anno 55.000 donne di tumore al seno con un’incidenza maggiore al Nord (163 casi ogni 100000) e inferiore al Sud (123 casi) perché diversi sono i fattori di rischio ambientali e gli stili di vita. In Sicilia si registrano 3500 casi all’anno ma arrivano tardi alla diagnosi perché bassa è l’adesione agli screening gratuiti dedicati alle donne tra i 50-70 anni a causa di fattori culturali, status socio-economico, livelli di istruzione.
Inoltre, evidenze scientifiche dimostrano che si è abbassata l’età in cui ci si ammala di tumore al seno. Eppure, nell’aprile 2025 si è arenato nella commissione bilancio del Senato l’emendamento che prevedeva un allargamento degli screening gratuiti alla fascia d’età 45-49 e 70-74. Solo le regioni virtuose, tra cui Veneto e Lazio, hanno abbassato l’età a 45 anni. Eppure la prevenzione consente di scoprire forme tumorali precoci e riduce la mortalità. C’è una forte equivalenza tra prevenzione e riduzione della mortalità che è stata calcolata in un range che va dal 30% al 50% a seconda dell’età all’adesione agli screening e dell’intervallo tra gli esami. Tra i 40-49 anni il calo della mortalità è valutato intorno al 44%. Per questo l’ANDOS organizza ogni anno il “Maggio in forma”, in collaborazione con la Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua, e “l’Ottobre Rosa”, in collaborazione con l’UICI, per offrire mammografie gratuite alle donne tra i 40/49 anni.
A seguire, la prof.ssa Antonia Criscenti che ha sottolineato il valore della narrazione, che secondo Bruner è il primo dispositivo interpretativo e conoscitivo di cui uomini e donne fanno uso nella propria esperienza di vita. Nel volume “La Porta Socchiusa”, curato da F. Catalano, E, Ferrante, P. Travagliante, per i tipi di Algra editore, si possono scorgere racconti simili alle prove d’autore di un artista, che sperimentano un nuovo concetto di vita, una visione diversa delle relazioni. Nelle storie, raccontate in prima persona dalle ex-pazienti oncologiche, si trovano espresse tutte le impensabili risorse di vita cui le autrici attingono per raccontarsi ed emanciparsi dalla condizione patologica.
La dott.ssa Elda Ferrante ha ribadito il concetto di luogo di cura come luogo trasformativo, specie per patologie che prevedono percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali lunghi, in cui i cambiamenti non sono solo corporei, ma anche emotivi, psichici, relazionali. L’impatto della malattia e delle terapie, con le perdite funzionali che ne derivano, non riguardano solo le pazienti, ma anche familiari e caregivers. Ed è su questo impatto che bisogna lavorare di più, secondo i nuovi filoni di ricerca tracciati da due recenti ricerche: lo studio condotto da ANDOS Nazionale in collaborazione con Crea Sanità, focalizzato sugli effetti collaterali non clinici della malattia, e il report “Advancing Breast Cancer Care in Europe: A Roadmap to a Women-Centric Approach”, realizzato da Economist Impact,secondo cui manca una definizione univoca e condivisa di assistenza centralizzata sulla donna.
A chiudere gli interventi la dott.ssa Martina Rapisarda che ha illustrato le diverse modalità di screening, a seconda delle età, descrivendo sia le tecniche di autopalpazione che l’esecuzione dell’esame ecografico e mammografico. Tema centrale la diagnosi precoce e l’attenzione ai controlli periodici, soprattutto quando si sono verificati casi in famiglia.
La conclusione dei lavori è stata dedicata alla lettura di alcuni passi tratti dal libro, dalla voce della autrici Agrippina Patti, cui va il merito di aver realizzato questo incontro a vantaggio delle sue concittadine, Milena Fazio e Annamaria Barta. Nel pomeriggio, i locali del Comune sono diventati un ambulatorio per le 25 visite senologiche gratuite, che la dott.ssa Rapisarda ha effettuato, in ordine di prenotazione