Codacons: “Salviamo le Isole minori”

Le Isole Minori Marine italiane vivono una condizione di abbandono che non può più essere tollerata. Il Codacons lancia un grido d’allarme e chiede al Governo di intervenire con urgenza attraverso un piano nazionale di emergenza e rilancio, per garantire ai cittadini di questi territori gli stessi diritti di chi vive nel resto del Paese.
“Le isole minori – dichiara Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons – sono diventate il simbolo di una disuguaglianza inaccettabile. Qui si paga di più per tutto: per viaggiare, curarsi, studiare e persino per fare la spesa. I cittadini vivono un isolamento non solo geografico, ma anche istituzionale. È tempo di dire basta a questa ingiustizia”
Il Codacons chiede che lo Stato si assuma le proprie responsabilità e avvii un piano strutturale che assicuri collegamenti marittimi efficienti e accessibili, presidi sanitari stabili, scuole moderne e digitali, energia pulita, acqua sicura e prezzi equi per i beni di prima necessità.
“I cittadini delle isole – prosegue Tanasi – non chiedono privilegi, ma uguaglianza. Vogliono poter andare dal medico senza dover affrontare viaggi interminabili, mandare i figli a scuola senza interruzioni, spostarsi e vivere con dignità. È un dovere morale e civile garantire loro gli stessi diritti di chi vive in terraferma”.
Il Codacons si dice pronto a collaborare con il Governo e le istituzioni, mettendo a disposizione i propri esperti e consulenti per contribuire alla definizione del piano nazionale e individuare soluzioni tecniche e sociali immediate, capaci di migliorare concretamente la qualità della vita nelle Isole Minori Marine.
“Non vogliamo più promesse, ma fatti. Salvare le Isole Minori Marine significa salvare una parte preziosa dell’Italia: la più fragile, ma anche la più autentica, e noi non permetteremo che venga dimenticata”. – conclude Tanasi.
Intanto la Regione siciliana annuncia che sarà varato domani il nuovo traghetto Ro-PAX “Costanza I di Sicilia” che Fincantieri ha costruito per la Regione Siciliana. Alla cerimonia, prevista alle 9 al cantiere navale di Palermo, saranno presenti Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale Fincantieri. A benedire la nave sarà l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, la madrina sarà Vinzia Novara Di Gaetano, amministratrice delegata dell’azienda vinicola Firriato.
Il “Costanza I di Sicilia” è stato costruito interamente a Palermo e la consegna è prevista per l’estate del 2026. Si distingue per le sue caratteristiche tecnologiche avanzate, specialmente in tema di sostenibilità ambientale e sarà utilizzato per potenziare i collegamenti con le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria. La gara per la costruzione del traghetto, per un importo a base d’asta di quasi 120 milioni di euro, è stata aggiudicata nel marzo 2023 e nell’ottobre successivo è stato firmato il contratto, mentre, a novembre dello scorso anno, con il “taglio della lamiera” si è dato l’avvio ai lavori. Nell’arco di due anni e mezzo, quindi, è stato completato un progetto che vede la Regione Siciliana, prima in Italia, a essere totalmente proprietaria di un’unità di questo tipo.
Il traghetto avrà una lunghezza di circa 140 metri e circa 14.500 tonnellate di stazza lorda. Potrà raggiungere i 19 nodi di velocità massima, una capacità di mille persone e di 195 automobili e 40 camion a bordo. Sarà dotato di un motore dual fuel, ovvero alimentato a diesel e gas naturale liquefatto, il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala, che abbatte significativamente le emissioni di ossido di azoto e di zolfo. Disporrà inoltre di un impianto fotovoltaico che, grazie all’accumulo di energia in un gruppo di batterie, garantirà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.
