Cronaca

L’energia nucleare torna al centro del dibattito energetico, anche in Sicilia

L’energia nucleare è tornata al centro del dibattito pubblico, seppur con opinioni, si riaccende una discussione che verte sullo sviluppo di tecnologie di “nuova generazione”, più sicure, e sull’esigenza di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Il territorio nazionale diventa il teatro dello Stand Up for Nuclear, una manifestazione nata per promuovere presso l’opinione pubblica i benefici delle tecnologie nucleari civili in ambito energetico, medico-diagnostico, alimentare, industriale e nella ricerca scientifica. In Italia la manifestazione, giunta quest’anno alla settima edizione, è promossa dal Comitato Nucleare e Ragione, in collaborazione con Amici della Terra, Giovani Blu, Liberi Oltre le Illusioni, Riforma e Progresso e Women in Nuclear Italy. In Ottobre le maggiori piazze della Sicilia hanno ospitato l’ evento, tra queste Palermo, Acireale e Catania. Ne abbiamo parlato con Francesco Pulvirenti Socio Comitato Nucleare e Ragione, organizzatore degli eventi sul territorio.

Perché parlare di energia nucleare?

È necessario affrontare questo tema con rigore, senza pregiudizi, fondandosi su dati, innovazione e nuove normative. Parlare di energia nucleare non significa evocare il passato, ma assumersi la responsabilità di costruire un futuro sostenibile, sicuro e tecnologicamente avanzato per il pianeta, per la nostra autonomia energetica e per le generazioni che verranno. Assume perciò un significato diverso : guardare avanti, non tornare indietro.

Quali sono i vantaggi dell’ energia nucleare?

La crisi climatica ci impone di individuare soluzioni concrete e sostenibili: tra queste, il nucleare rappresenta una fonte stabile, pulita e ad alta densità energetica. Non emette CO₂ durante la produzione di elettricità, riduce la dipendenza dai combustibili fossili e garantisce maggiore sicurezza degli approvvigionamenti. I reattori di nuova generazione sono più compatti, efficienti e sicuri, frutto di decenni di progresso tecnologico. Numerosi Paesi ne fanno un uso consolidato o ne stanno pianificando il ritorno nel proprio mix energetico. La Francia, da cui l’Italia acquista una quota rilevante dell’energia elettrica consumata, insieme a molte nazioni del Nord Europa, agli Stati Uniti e al Giappone, investe in ricerca, innovazione e formazione. Anche l’Unione Europea riconosce il ruolo strategico del nucleare nel percorso verso la decarbonizzazione, stimando investimenti fino a 241 miliardi di euro entro il 2050. In questo quadro si inserisce “Stand Up for Nuclear”.

Cos’è Stand Up for Nuclear?

Una manifestazione internazionale che tra settembre e ottobre 2025 fa tappa in 39 città italiane, tra cui proprio Acireale. L’iniziativa, promossa dal Comitato Nucleare e Ragione in collaborazione con altre realtà nasce per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici delle tecnologie nucleari civili, non solo in campo energetico, ma anche medico, alimentare, industriale e scientifico.

L’energia nucleare rappresenta la fonte energetica probabilmente più discussa.

La fragilità degli approvvigionamenti energetici, resa evidente dalle crisi internazionali, e l’urgenza di ridurre le emissioni globali hanno riacceso l’interesse per il nucleare, come dimostra anche la recente decisione della Banca Mondiale di tornare a finanziare progetti civili in questo settore. Parallelamente, l’Italia ha avviato un processo di riflessione istituzionale, con un disegno di legge delega volto a definire un nuovo quadro normativo per l’impiego pacifico dell’energia atomica. In un dibattito spesso polarizzato, è necessario restituire al nucleare la dignità di una discussione razionale e informata.

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