Columbus Day 2025: New York celebra l’eredità italiana tra memoria, identità e orgoglio

Nonostante il maltempo e la cancellazione della tradizionale parata sulla Fifth Avenue, New York ha reso omaggio a Cristoforo Colombo e all’eredità italiana in America con una serie di celebrazioni promosse dalla Columbus Citizens Foundation, storica organizzatrice del Columbus Day sin dal 1929. In un clima di ritrovato riconoscimento politico, “l’Italia d’America” ha riaffermato la volontà di difendere la memoria di Colombo e di onorare le radici di migliaia di persone che, come lui, affrontarono il mare per cercare una nuova vita.
La decisione di annullare la celebre Columbus Day Parade, a causa della violenta tempesta che ha colpito la costa orientale, è arrivata con meno di dodici ore di anticipo, dopo che i governatori di New York e New Jersey avevano dichiarato lo stato di emergenza. Un evento eccezionale, che non ha però fermato lo spirito di orgoglio e appartenenza della comunità italoamericana.
Da allora, ottobre è il mese dedicato alla celebrazione dell’identità italiana in America, e il Columbus Day, che si celebra ogni anno dal 1934 e, dal 1971, cade il secondo lunedì di ottobre (in precedenza era il primo), ne rappresenta il momento più simbolico.
Questa ricorrenza rende omaggio ai successi e ai contributi degli immigrati italiani e dei loro discendenti negli Stati Uniti, celebrando il loro ruolo fondamentale nei campi delle arti, della scienza, della cultura e dell’economia.
La Columbus Citizens Foundation, con sede in un magnifico palazzo situato sulla 69th Street a Manhattan, una tra le più prestigiose associazioni filantropiche, educative e culturali, organizza da quasi un secolo le celebrazioni ufficiali. Anche quest’anno, nonostante la mancata parata, la sede della fondazione è stata il cuore pulsante dei festeggiamenti, accogliendo autorità, rappresentanti della diaspora e membri delle associazioni italiane di New York. Come da tradizione si è tenuta la deposizione della corona d’alloro a Columbus Circle, accanto al monumento del navigatore genovese, alla presenza delle istituzioni italiane e statunitensi e una messa solenne nella Cattedrale di Saint Patrick, sulla Fifth Avenue.
La sfilata, alla quale ogni anno partecipano oltre 35.000 persone tra bande musicali, associazioni, marines e carri, attira ogni anno circa un milione di spettatori lungo il percorso e un altro milione davanti alla televisione. La parata inizia all’incrocio tra la 44ª Strada e la Fifth Avenue e prosegue verso nord fino alla 72ª Strada, animando per ore il cuore di Manhattan.
Il Columbus Day è oggi riconosciuto come una delle festività più significative per la comunità italoamericana e quest’anno è stato ripristinato ufficialmente il pieno riconoscimento federale della ricorrenza, dopo anni di controversie e dibattiti revisionisti.
Molti italoamericani hanno scelto di celebrare la giornata in modo diverso, partecipando a eventi culturali e momenti di riflessione dedicati al ricordo delle proprie origini. Tra le iniziative più significative, quella promossa dall’Associazione Santa Margherita del Belice di New York, il cui vicepresidente Biagio Valenti, siciliano emigrato negli Stati Uniti a soli undici anni, vive oltreoceano da oltre settant’anni e incarna la memoria e l’identità delle prime generazioni di emigranti siciliani.
“Il Columbus Day – spiega – fu fortemente voluto da Fiorello La Guardia, 99º sindaco di New York dal 1933 al 1945, che guidò la rinascita della città negli anni più difficili.
Il Columbus Day del 1944 fu un successo senza precedenti: segnò l’inaugurazione dell’iconica parata sulla Fifth Avenue e il ritorno della bandiera italiana tra le vie di Manhattan.
Questa ricorrenza rappresenta l’occasione per ricordare il contributo straordinario offerto da uomini e donne di origine italiana alla vita sociale, politica e culturale degli Stati Uniti.
La Guardia, figlio di madre ebrea e padre italiano, fu un convinto sostenitore dei diritti degli emigranti. All’inizio del Novecento gli italiani erano considerati poveri e barbari; molti arrivarono senza documenti e venivano chiamati WOP, “senza documenti”.
Ma ce l’abbiamo fatta – prosegue – e fu proprio La Guardia a volere che questa diventasse prima una festa della città, poi una festa nazionale in onore di Cristoforo Colombo.”.
Valenti ricorda anche il significato personale della giornata: “Con i soci del circolo Santa Margherita abbiamo organizzato una festa con buon cibo e musica italiana. Abbiamo ricordato il nostro arrivo in America e i nostri figli che qui si sono realizzati. Gli italiani hanno costruito ponti e grattacieli, hanno portato la musica, il Rinascimento e il buon cibo. Gli americani oggi amano gli italiani, ma non era così agli inizi.”
E conclude con parole che riassumono il sentimento di tutta la comunità: “L’orgoglio e la fiamma nel cuore che non ci fa dimenticare le nostre radici – questo è il vero significato del Columbus Day per noi.”
Il Columbus Day 2025 è stato, ancora una volta, una preziosa occasione di riflessione sui milioni di uomini, donne e bambini che hanno attraversato l’oceano alla ricerca di libertà, dignità e futuro.
Pur senza la tradizionale parata, le celebrazioni presso la Columbus Citizens Foundation e la cerimonia a Columbus Circle hanno ribadito la forza di una comunità che non dimentica le proprie origini.
Una giornata che non è solo commemorazione, dunque, ma affermazione di identità, memoria e orgoglio.
