Sociale

Salesiani, presente anche il presidente della Regione per la visita di don Fabio Attard a Catania

Renato Schifani presenzierà il 27 settembre alla lectio magistralis nell’Istituto San Francesco di Sales di Cibali, al termine della quale il sindaco Trantino conferirà al nuovo Rettor Maggiore dei Salesiani la cittadinanza onoraria della città. Domenica 28, don Attard parteciperà al mattino nel Teatro Metropolitan alla Festa per il 50° anniversario del Movimento giovanile salesiano e la sera alla festa della Madonna nell’oratorio Salette a San Cristoforo, quartiere quest’ultimo simbolo delle fragilità sociali. Scopo della visita a Catania, lanciare un progetto che faccia rivivere il sogno di don Bosco attraverso un percorso di riscatto dei giovani meridionali, spesso costretti a scegliere tra emigrazione ed economia illegale.

È stata definita nei dettagli la visita di due giorni a Catania di don Fabio Attard, undicesimo successore di don Bosco, che segna un momento importante per la Sicilia e per la congregazione salesiana come dimostra anche la presenza di importanti autorità civili a cominciare dal presidente della Regione Renato Schifani.

Fu con la consapevolezza che, per le comunità, ogni autentica trasformazione parte sempre dai luoghi in cui la vita è più difficile, che san Giovanni Bosco si accostò ai ragazzi dimenticati delle periferie torinesi e oggi don Attard, il nuovo rettor maggiore, ha scelto di ripartire da Catania e da un quartiere simbolo, quello di San Cristoforo, segnato da povertà, dispersione scolastica, maternità precoci, lavoro nero e criminalità.

Sarà questo il punto di partenza di un nuovo progetto sociale per restituire speranza nel futuro e dignità a tanti ragazzi e ragazze costretti, spesso, a scegliere tra emigrazione ed economia illegale

dettagli sul progetto sociale saranno resi noti nella prima giornata della visita.

Dopo l’arrivo in aeroporto, don Attard si recherà nell’Istituto San Francesco di Sales di Cibali, dove ha sede l’ispettorato di Catania, uno dei sei italiani e l’unico del Sud insieme a quello di Napoli. Nell’auditorium della struttura incontrerà alle 12 i confratelli per confrontarsi sui temi del Capitolo generale. Alle 17.30, il Rettor maggiore sarà a disposizione dei giornalisti e alle 18, nel cortile della sede ispettoriale, oltre mille persone assisteranno alla sua lectio magistralis sul tema Chiamati a essere segni di speranza. Presenzierà, come detto, il presidente Schifani, ma ci saranno anche molte altre autorità, tra cui il rettore dell’Università di Catania, Enrico Foti, e, naturalmente, il sindaco Enrico Trantino, che conferiràa don Attard la cittadinanza onoraria di Catania. Per l’evento del sabato pomeriggio, condotto da Salvo La Rosa, le previsioni meteorologiche sono favorevoli, ma, in caso di maltempo la manifestazione si sposterà al chiuso.

L’indomani, domenica, alle 10 del mattino, don Attard giungerà nel Teatro Metropolitan per partecipare alla Festa dei Giovani per il cinquantesimo anniversario della nascita del Movimento giovanile salesiano. Poi, l’abbraccio con la città: alle 15 il Pellegrinaggio giubilare lungo via Etnea verso il Duomo di Catania, alle 16 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Rettor maggiore e, alle 19.30, proprio nel momento in cui a San Cristoforo la festa della Madonna raggiunge il suo culmine, l’undicesimo successore di don Bosco, sarà nel cortile di Catania Salette per inaugurare il nuovo murale del cortile e lanciare un percorso di formazione professionale che consenta ai giovani meridionali di diventare protagonisti delle proprie vite, sperimentando talenti e competenze per inserirsi nel mondo del lavoro.

L’elezione qualche mese fa di don Attard – ha spiegato don Domenico Saraniti, ispettore salesiano della Sicilia – ha rappresentato una nuova alba per la Congregazione, che, grazie alla sua guida, potrà tornare a rafforzare la sua missione di educazione, ma anche di trasformazione sociale, soprattutto nelle realtà meno fortunate sotto il profilo delle occasioni di sviluppo economico delle collettività”.

L’obiettivo del nuovo Rettor Maggiore rimane quello degli inizi della sua vocazione salesiana: aiutare i giovani. Sono trascorsi cinquant’anni da quel 1975 in cui un giovanissimo Fabio Attard aveva frequentato, per tre anni, il Seminario Maggiore di Gozo, a Malta. Poi, sempre nell’isola, aveva proseguito gli studi nel Savio College di Dingli e, dopo il noviziato a Dublino, era diventato Salesiano di don Bosco sempre in Irlanda, a Maynooth. Aveva infine completato gli studi nella Università Pontificia Salesiana e nell’Accademia Alfonsiana di Roma venendo ordinato sacerdote nel 1987 . Subito aveva manifestato un forte spirito missionario, facendo parte, dal 1988 al 1991, del gruppo di Salesiani inviati in Tunisia. Rientrato a Malta, è stato, tra il 1993 e il 1996, direttore della Scuola Salesiana di San Patrizio e responsabile dell’Oratorio, conseguendo contemporaneamente un dottorato di ricerca nel Milltown Institute for Philosophy and Theology, ed entrando nel corpo docente dell’Università Pontificia Salesiana. Dal 2008 al 2020, è stato Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, e nel 2018Papa Francesco lo ha nominato consultore del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.  L’ultimo incarico prima di diventare Rettor maggiore è stato quello di coordinare, dal 2020 al 2023, la Formazione Salesiana e Laicale in tutt’Europa.

Da quest’uomo, dunque, partirà la nuova scommessa educativa nel Sud Italia dei Salesiani, comunità religiosa di quasi quattordicimila persone organizzata in 92 ispettorie e presente in 137 nazioni. In Sicilia, la presenza salesiana consiste in diciassette comunità, quattro nella città etnea. Salesiani sono i parroci di dodici chiese dell’Isola, quattro delle quali sono pubbliche. E tre si trovano a Catania, dove, è presente ormai da un secolo il centro professionale di Barriera.

In tutta la Sicilia si contano diciannove oratori, ai quali collaborano complessivamente oltre 2.800 volontari. Ma per far funzionare le strutture ci sono anche 250 dipendenti, tra cui dieci dirigenti.

I Salesiani, poi, gestiscono due scuole affollatissime di giovani, una a Catania, nel quartiere di Cibali, cioè il già citato istituto San Francesco di Sales e l’altra a Palermo, il Don Bosco Ranchibile.  Sempre a Palermo è attiva la scuola professionale al Gesù Adolescente.

Il nuovo murale dell’oratorio salesiano San Giovanni Bosco – Salette a San Cristoforo

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