Salute

Presentata la 10a edizione di “Maggio in…forma” per la lotta al tumore al seno

L’età di insorgenza dei tumori al seno si è abbassata e, oggi più che mai, è necessario che le giovani donne si sottopongano frequentemente allo screening. Tuttavia, il Servizio sanitario nazionale garantisce la mammografia gratuita solo a partire dal 50° anno d’età. La decima edizione di “Maggio in…forma”, campagna di informazione e prevenzione del carcinoma mammario organizzata da Andos Catania e Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua, con il patrocinio del Comune di Catania e dell’Anci Sicilia e con la collaborazione della sezione catanese dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, offrirà 500 mammografie e visite senologiche gratuite per la fascia 40-49 anni.

“Sono felicissima di festeggiare il primo decennale di ‘Maggio in…forma’” ha commentato Raffaella Tregua, vicepresidente della Fondazione Marilù Tregua, durante la conferenza stampa di presentazione.

“Se ci penso – ha aggiunto -, questo tempo è volato. Un progetto passato dalle 50 mammografie iniziali e che, oggi, ne conta 500. Quest’iniziativa nasce dall’idea di ricordare mia sorella Marilù, che si ammalò a 38 anni e morì a 42. Oggi sappiamo che una donna su 8 si ammala di tumore al seno, ma se si fa prevenzione più dell’80% può guarire”.

“In questi anni – ha aggiunto Francesca Catalano, presidente di Andos Catania – le oltre 3.200 mammografie offerte ci hanno consentito di individuare circa 70 casi di positività. Donne che, nella maggior parte, sono guarite. Il 12 giugno saremo ospiti alla Camera dei deputati per presentare i primi dieci anni di ‘Maggio in…forma’. In Sicilia e al Sud, non soltanto al Nord, abbiamo le competenze e le specializzazioni per fare bene ed essere competitivi”.

Si sono poi succeduti, coordinati dal giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso, molti altri interventi, che hanno evidenziato i risultati ottenuti grazie alla capacità di fare rete e alla “trasformazione del dolore”, come ha sottolineato l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Catania Viviana Lombardo, che ha voluto ricordare Marilù Tregua. “Il murales bellissimo realizzato lo scorso anno – ha aggiunto – non è stato mai vandalizzato. Perché il messaggio di quest’iniziativa sta passando nelle coscienze dei nostri concittadini. Bisogna sensibilizzare soprattutto i più giovani per evitare che la fretta o la paura della malattia possa allontanare dalla diagnosi precoce”.

La tutela della salute non può essere occasionale, nemmeno per coloro che vivono ritmi frenetici. Per questo, ha affermato Concetto Mannisi, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. “l’informazione dovrebbe essere una spinta costante, con la collaborazione di chi scientificamente ne sa più di noi. Mi auguro che da questo momento con Andos e il Quotidiano di Sicilia si possa avviare un percorso importante che possa coinvolgere, in particolar modo, le giornaliste, che corrono sempre e dimenticano di curare la propria persona fino in fondo”.

L’accesso alle cure è un diritto di tutti, ma questo principio resta spesso sulla carta. “Esiste una distanza culturale che esclude i poveri dalla prevenzione – ha sottolineato Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio di Catania –. In attesa di soluzioni strutturali, ne serve una ‘alla catanese, praticona’ che possa raggiungere gli ultimi, recuperando quell’aspetto femminile che è il senso dell’andare incontro”.

Una premessa che anima anche l’operato della Locanda del Samaritano: “Accogliamo e ospitiamo – ha raccontato Serena Anastasi – le donne più vulnerabili, proviamo a orientarle, ad accompagnarle alle visite mediche, riscontrando ogni giorno quanto sia difficile l’accesso gratuito agli esami diagnostici. Grazie a iniziative come questa possiamo ridare una dignità a chi l’ha persa”.

Prevenire, però, non significa soltanto poter effettuare precocemente la diagnosi, bensì “alzare la consapevolezza”, come ha suggerito Giuseppe Ettore, presidente della Fondazione Salute e Cultura.

“Non si può pensare – ha detto – che lo Stato si ricordi delle donne solo a 50 anni. Nel mio reparto, quelle affette da tumore vanno dai 30 ai 50 anni. Bisogna dunque consentire lo screening anche alle giovani, ma soprattutto fare sensibilizzazione, migliorare la qualità della vita”.

Un auspicio che la Caritas diocesana di Catania ogni giorno prova a realizzare tra gli ultimi: “L’80% delle nostre attività – ha spiegato il direttore don Nuccio Puglisi – ha scopo preventivo, perché Gesù ci ha insegnato ad amare il prossimo come noi stessi, suggerendoci l’importanza di amarci tutti, di curare ciò che è visibile e ciò che non è visibile, ciò che, in questo caso, è dentro il corpo”.

Il problema socio-culturale incide persino sulle diagnosi nelle fasce d’età garantite dal Servizio sanitario nazionale. “L’Asp – ha riferito Gabriella Caruso, direttrice dell’Unità operativa complessa Salute donna e Prevenzione oncologica dall’Asp di Catania – deve attenersi ai programmi nazionali che contemplano lo screening oltre i 50 anni. Auspichiamo che l’età di accesso si abbassi, ma dobbiamo constatare come soltanto il 15% delle donne chiamate a fare la mammografia colga questa opportunità”.

Un semplice test può salvare la vita e la scrittura può avere una funzione riabilitativa dalla malattia, come dimostrato dalla medicina narrativa. Per questo Pina Travagliante, vicepresidente di Andos Catania, ha parlato del volume “La porta socchiusa. Degenza e convergenza emotiva”, da lei scritto con Elda Ferrante e Francesca Catalano. Un libro che racconta la storia di donne che ce l’hanno fatta – presenti alla manifestazione -, e che hanno trasformato il dolore in opportunità. Il libro sarà presentato venerdì 16 maggio al Salone internazionale del libro di Torino e il 27 maggio, alle 16:30, anche nella sede della Fondazione Marilù Tregua, in via Principe Nicola n. 22 (primo piano).

La X edizione di “Maggio in…forma” entrerà nel vivo il 31 maggio: dalle ore 9 alle ore 13, le donne di 40-49 anni potranno prenotare le mammografie gratuite nel banchetto allestito in piazza Stesicoro a Catania. La tappa conclusiva del programma è prevista per il 15 giugno con Camminandos, una passeggiata di solidarietà a supporto della prevenzione oncologica e del binomio sport e salute, che partirà di fronte piazza Sciascia, dinanzi al murales, alle ore 10.

Gli organizzatori hanno ringraziato gli sponsor che hanno contribuito all’iniziativa: Sibat, Halley Sud, Confindustria Catania, Gruppo Strazzeri, Metaconsulting, Universo Srl, Baps, Cosedil, Sibeg, Ontario, Confcommercio, Affissione.com.

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