Spettacoli

Taormina, il maestro Stillo ha diretto Bolero e Cavalleria Rusticana

Il Bolero di Maurice Ravel e l’opera Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni sono stati proposti al Teatro Antico di Taormina nell’ambito del Festival lirico dei Teatri di Pietra. Il maestro Alfredo Salvatore Stillo ha diretto l’Orchestra del Teatro Comunale Francesco Cilea, confermando le sue doti musicali e interpretative: la capacità di coordinare orchestra e cantanti in un contesto scenico all’aperto, con il palco alle spalle del direttore, con caratteristiche sonore e di messa in scena peculiari.
Il corpo di ballo flamenco, madrileno, con coreografie di Isabel Ponce Rodríguez (sivigliana di origine), ha accompagnato le note musicali ispirate alla Spagna con una performance di grande vigore. La preminenza di uomini tra i bailaores (sei uomini e due donne) ha reso ancor più tangibile, attraverso i ritmici battiti dei piedi percossi sul palco, la forza ossessiva e ipnotica del Bolero.
Il Coro Lirico Siciliano, diretto da Francesco Costa, ha ben interpretato il ruolo fondamentale del coro in Cavalleria Rusticana: non solo sfondo, ma voce collettiva del villaggio, che commenta gli eventi, esprime le emozioni della comunità e scandisce i momenti chiave della trama. Bravi tutti.
Applausi per Maria Pia Piscitelli (Santuzza), Giuseppe Distefano (Turiddu), Carlos Almaguer (Alfio), Leonora Ilieva (Lola) e Maria Motta (Lucia). Gli interpreti hanno confermato notevoli capacità vocali, presenza scenica e una solida conoscenza della partitura. Guidati dal regista Marco Savatteri, che debutta in regia scenica di un’opera lirica dopo una lunga esperienza nel musical, la produzione ha realizzato l’obiettivo principale: offrire espressione pura ed autentica delle emozioni e delle passioni, intrecciando recitativo, canto, coreografie e musica per una messinscena di grande levatura dell’opera lirica.
Da segnalare la scena finale, in cui una macchina rotante introduce il corpo di Turiddu, evocando una scena mortuaria che rafforza l’espressione delle emozioni nell’opera lirica verista.
Un filo conduttore collega Bolero e Cavalleria Rusticana: entrambe le opere ruotano attorno a una forza ossessiva ed ostinata, che nel Bolero si costruisce ed esprime sull’immagine sonora di un motivo che si ripete incessantemente, crescendo in intensità senza variare la sua identità, finché tutto si risolve nell’apoteosi ritmica e timbrica; una forza invincibile che travolge tutto. Anche in Cavalleria Rusticana il tragico epilogo della vicenda discende dall’ossessione amorosa che muove personaggi e azioni con passionalità incontrollata ed ostinata. L’idea di riunire a Taormina, in un unico spazio scenico e in successione temporale le due opere, Bolero e Cavalleria, risulta pertanto una scelta interessante e potenzialmente molto evocativa.
Per i non udenti, è stata garantita la traduzione in LIS, come illustrano le immagini registrate da Davide Sgroi. Nel video montato dallo stesso Sgroi per Sikelian è possibile ascoltare una sintesi delle interviste rilasciate dal cast e dai protagonisti dell’allestimento; le loro considerazioni, le riflessioni e l’impegno professionale ed artistico da essi profuso, hanno contribuito alla buona riuscita della serata, come dimostrano gli applausi del numeroso pubblico presente a Taormina.

Video e foto di Lorenzo Davide Sgroi

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