Spettacoli

Gianfranco Jannuzzo chiude la stagione del Musco con “Fata Morgana”

A chiudere la stagione teatrale del Teatro Angelo Musco 2024-2026 l’attore agrigentino Gianfranco Jannuzzo con “Fata Morgana” per omaggiare la sua Sicilia. Diretto da lui, classe 1954, “In questo spettacolo – racconta Jannuzzo – scritto a quattro mani con quel poeta delicatissimo che è Angelo Callipo racconto, da solo in scena ma accompagnato da quattro musicisti che eseguiranno le musiche scritte appositamente da Francesco Buzzurro, il mito di Fata Morgana: miraggio, illusione, speranza, le aspettative e i progetti di tutti noi davanti ad un traguardo la cui asticella si alza sempre più e che diventa sogno, magia ma anche consapevolezza di noi stessi”.
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro ABC nei giorni di mercoledì 14 (ore 19:00), giovedì 15 (ore 19:00) e venerdì 16 maggio (ore 21:00).
Il personaggio della Fata Morgana è una figura mitologica legata alle vicende di Re Artù. Morgana è una potente maga ed è uno dei principali antagonisti dei racconti di Re Artù, suo fratellastro, di Ginevra e del mago Merlino e possiede dei poteri sovrannaturali. Sono tanti i racconti legnati alle sue gesta. Una delle leggende, diffusasi nelle aree dello Stretto di Messina narra che Fata Morgana durante le invasioni barbariche del periodo dell’Alto Medioevo trasse in inganno un re barbaro proveniente da Reggio Calabria facendolo annegare, facendogli credere che le coste della Sicilia fossero a pochi metri.
Immerso in una bellissima scenografia creata da Salvo Manciagli, Gianfranco Jannuzzo racconta la sua Sicilia così come l’ha vissuta e conosciuta. Una Sicilia che ha imparato ad amare grazie all’amore che gli hanno trasmesso i suoi genitori: allegra e amara al tempo stesso, generosa e spietata, così piena di luce, di vita, di contraddizioni. Isola (forse) e ponte per mille culture. La Sicilia ricca, fertile e ubertosa di Federico II Stupor Mundi e la Sicilia umiliata, ferita e vilipesa delle stragi e dei caduti Orror Mundi. La Sicilia come metafora: un luogo incantato che tutti hanno sempre cercato di conquistare senza mai riuscirci fino in fondo.
“Noi Siciliani – continua Jannuzzo – abbiamo preso il meglio da greci, romani, arabi, normanni (e non penso solo a vestigia, monumenti o chiese…) riuscendo a conservare la nostra inconfondibile identità di popolo. Gli Agrigentini venerano un santo nero (San Calò) e questo la dice lunga su cosa pensiamo del razzismo, dell’accoglienza… E raccontando la Sicilia racconto gli italiani, il grande orgoglio di appartenenza che sente allo stesso modo un lombardo o un campano, un piemontese o un calabrese, accomunati tutti da quello straordinario senso dell’umorismo che ci rende capaci di ridere di tutto e di tutti e soprattutto di noi stessi. Anche agli occhi degli altri, degli “stranieri” – conclude Jannuzzo – siamo così affascinanti proprio perché cosi “diversi”. Tante culture che ne formano una unica, più grande, che le comprende tutte: quella italiana!”.
Per informazioni: Tel. 095 538188 – 333 7781632. Orario botteghino presso Teatro ABC: da lunedì a sabato 16:00/20:00, giovedì anche 10:00/13:00. Costo del biglietto: 20 euro (è accettata la “carta del docente”). Biglietti online su teatroabc.eu/musco

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