Al Teatro Massimo Bellini: l’anima di Ezio Bosso nelle corde di Mario Brunello

La danza contemporanea e la sonata per violoncello e pianoforte “The Roots”, composta da Ezio Bosso per l’amico violoncellista Mario Brunello, sono stati il nucleo del concerto-spettacolo “Un Amico. Omaggio alla musica di Ezio Bosso” andato in scena al Teatro Massimo Bellini nell’ambito di due rassegne: la Stagione di concerti e recital del teatro; e il Catania Contemporanea FIC Festival, promosso da Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza.
L’idea di abbinare la danza alla musica è venuta al celebre direttore artistico di “Suoni dalle Dolomiti”. Il maestro Brunello, infatti, ritiene che l’universo sonoro creato dal compianto Ezio Bosso si presti bene alla rappresentazione coreutica, in quanto il movimento del corpo dà senso narrativo alle note.
Pertanto i protagonisti sul palco, oltre al celebre violoncellista Mario Brunello e alla pianista Maria Semeraro, sono stati i danzatori della compagnia di ballo di Virgilio Sieni, ideatore di sette vorticose forme coreografiche, dagli assoli ai quintetti, con cui entrare nel viaggio emozionale verso la musica di Bosso.
Prima di cominciare il suo concerto-spettacolo Mario Brunello ha dialogato con il pubblico. Ha illustrato dove e quando ha conosciuto il pianista e compositore Ezio Bosso, un compagno di viaggio che spiritualmente trova nuova vita tutte le volte che vengono eseguiti i suoi spartiti.
La loro profonda amicizia – ha ricordato Brunello – fu motore di creazione artistica, culminata oltre dieci anni fa con la registrazione della sonata “The Roots”. Le radici sono state anche il filo conduttore del programma, che ha voluto rintracciare la genealogia delle musica di Bosso in quattro compositori che sono stati per lui fonte di ispirazione: Arvo Pärt, John Cage, Johann Sebastian Bach, Olivier Messiaen.
Di questi autori sono state eseguite pagine che ben dimostrano il dialogo profondo con la musica di Bosso. Applausi da stadio a fine spettacolo da parte del pubblico più giovane. Ancora una volta l’abbinamento di danza e musica viene accolto con molto favore in teatro. Ma fondamentale resta la musica e soprattutto la sua esecuzione. Ce lo dimostra la foto con il violoncello di Mario Brunello al centro del palco del Teatro Massimo Bellini.