Aida che incanta: il trionfo dello spettacolo lirico al Teatro Antico di Taormina

Invocando la pace in un mondo sopraffatto dalle guerre, l’Aida di Giuseppe Verdi è andata in scena al Teatro Antico di Taormina, nell’ambito del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, prodotto dal Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa.
Il regista Salvo Dolce ha voluto dare all’opera verdiana una connotazione politica e civile. I riferimenti all’attualità si sono percepiti in due momenti dello spettacolo: quando, brevemente, appare in scena il vessillo cristiano, e nel finale, quando ci si discosta dal libretto per focalizzare l’attenzione dello spettatore su una sola parola: pace. Un messaggio simbolico si coglie anche nella scelta dei bei costumi neri e oro, ideati da Domenico Franchi: Etiopi ed Egiziani, sebbene nemici, sono vestiti allo stesso modo, a simboleggiare l’uguaglianza tra gli uomini.
Il conflitto, però, rappresenta quasi un “peccato originale” di Aida. Lo dimostra la stessa genesi del libretto: Antonio Ghislazoni scrisse il testo per esaltare l’espansionismo del pascià d’Egitto, che voleva estendere il suo dominio a sud, raggiungendo l’impero Etiopico. L’opera di Verdi esalta questa espansione verso l’Africa nera e, come è noto, celebra anche l’apertura del Canale di Suez, voluta dallo stesso pascià e sostenuta dalle nazioni europee che avevano già iniziato a soggiogare l’Africa e si preparavano a colonizzare il resto del continente.
L’atmosfera di guerra di Aida è stata evocata dall’Orchestra Filarmonica della Calabria, diretta dal maestro Filippo Arlia, affermato pianista, direttore artistico e direttore d’orchestra. Il ritmo delle percussioni ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere grandiosa l’opera, soprattutto durante le scene di marcia e trionfo. Il Coro Lirico Siciliano si è dimostrato all’altezza della sua fama, mentre le coreografie di Sarah Lanza hanno contribuito a creare un senso di potenza e drammaticità, sottolineando i momenti più intensi della trama con movimenti acrobatici.
Il cast di voci è stato davvero notevole. Nel ruolo di Aida, il soprano Pumeza Matshikiza; Walter Fraccaro ha dato voce a Radames, e Veronica Simeoni ha interpretato Amneris. Le interviste rilasciate dai protagonisti a Sikelian e le riprese di Davide Sgroi offrono un’idea di come gli artisti abbiano interpretato la partitura verdiana. Completavano il cast Badral Chuluunbaatar (Amonasro), Sultonbek Abdurakhimov (Ramfis), Deyan Vatchkov (Re), Federico Parisi (messaggero) e Leonora Ilieva (sacerdotessa).
Il Teatro Antico di Taormina, con il suo squarcio sulla scena, permette a chi si trova in platea di ammirare sullo sfondo, in posizione dominante sulla collina, il paesaggio circostante, aggiungendo un’atmosfera magica alla rappresentazione.
L’allestimento di Aida ha nascosto il muro crollato con una scenografia. Questa scelta inizialmente ha lasciato perplessi alcuni spettatori, ma presto sono stati conquistati quando hanno visto le spettacolari proiezioni digitali. Le scenografie virtuali, perfettamente integrate con luci e suoni, hanno creato un’atmosfera onirica trasportando il pubblico in un mondo lontano e affascinante. La scenografia, composta da una parete che ricreava la scalinata e la porta del tempio, è stata ulteriormente arricchita dall’uso di specchi e del fuoco: torce e candele, fiaccole e mangiafuoco sono entrati in scena, una fiammeggiante presenza impossibile in un teatro al chiuso.
Per la messinscena, non è stata utilizzata l’amplificazione: come è giusto che sia, si è fatto affidamento all’acustica naturale del teatro antico, valorizzando le sue caratteristiche uniche. Un centinaio di persone non udenti hanno potuto usufruire della traduzione contestuale dell’opera in LIS, grazie a un progetto nato dalla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e con l’Associazione “Sicilia, turismo per tutti”. Questa iniziativa conferma il Festival Lirico dei Teatri di Pietra come un evento di riferimento anche per l’inclusione e l’accessibilità totale.
Tutto esaurito e applausi calorosi hanno premiato la compagnia artistica, sia vocale che strumentale, che ha dato vita a uno dei capolavori del repertorio lirico mondiale, Aida di Giuseppe Verdi.
Foto e video di Lorenzo Davide Sgroi