A cosa servono i miei soldi? L’esperienza partecipativa “Rituali di Benessere Finanziario”

Ci sono parole che continuiamo a pronunciare con esitazione, quasi con imbarazzo. “Soldi”, ad esempio. Eppure il denaro attraversa ogni gesto della nostra vita: regola le nostre scelte, plasma i nostri desideri, definisce il nostro rapporto con la libertà. Di tutto questo si parlerà giovedì 16 ottobre alle 17:40 al Palazzo della Cultura di Catania (via Vittorio Emanuele 121), in occasione di “Rituali di Benessere Finanziario”, l’esperienza ideata da Rame Platform e inserita nel calendario del Festival della Cultura Finanziaria. L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico su prenotazione, sarà un’occasione per guardare al denaro da una prospettiva inedita: non come strumento tecnico, ma come specchio della nostra vita emotiva, sociale e culturale. A condurre la serata sarà la giornalista Annalisa Monfreda, fondatrice di Rame Platform, che accompagnerà il pubblico in questo percorso di riflessione collettiva sul valore e sul significato del denaro.
Un rito collettivo per imparare a parlare di soldi
Rituali di Benessere Finanziario non è una conferenza tradizionale, ma una esperienza partecipativa in cui il pubblico è chiamato a mettersi in gioco. Attraverso momenti di racconto, esercizi di introspezione e brevi dialoghi in coppia, i partecipanti saranno guidati a riconsiderare il modo in cui si relazionano con il denaro: come lo guadagnano, come lo spendono, come lo percepiscono. Si parlerà di bisogni travestiti da desideri — ciò che, pur non essendo necessario, è essenziale per esprimere la propria identità — e di spese mascherate da bisogni, cioè quelle scelte dettate più dal confronto sociale che da un desiderio autentico. Durante la serata verrà distribuito un “Quaderno dei Rituali di Benessere Finanziario”, un diario di esercizi e riflessioni per proseguire il percorso anche dopo l’evento. L’obiettivo è semplice ma radicale: rompere il tabù del denaro e imparare a parlarne senza senso di colpa, restituendo al denaro la sua dimensione umana e simbolica.
Ospite speciale: Chiara Moscardelli
Ospite d’eccezione dell’incontro sarà la scrittrice Chiara Moscardelli (in sostituzione della già annunciata Stefania Auci, la quale sarà impossibilitata a partecipare). La scrittrice romana, nota per il suo bestseller “Volevo essere una gatta morta”, racconterà al pubblico il proprio rapporto con il denaro. «Un anno fa – spiega – ho fatto la scelta più pazza: lasciare il posto fisso e Milano. Dopo trent’anni di stipendio sicuro, ho scelto la libertà. Oggi dormo poco, ma respiro di più. Peccato che io abbia scoperto che senza soldi la libertà è un po’ relativa. Sono libera ma non ho la libertà economica per essere libera».
Dal valore economico al valore umano
L’incontro di Catania fa parte di un più ampio percorso promosso da Rame Platform, realtà nata per diffondere una nuova cultura della finanza personale, empatica e sostenibile. In collaborazione con Alleanza Assicurazioni e Adecco, Rame costruisce esperienze che uniscono formazione e introspezione, per aiutare le persone a riconoscere le emozioni e le convinzioni che orientano le loro scelte economiche. Il Festival della Cultura Finanziaria, che ogni anno anima Catania con incontri e dialoghi pubblici, rappresenta uno spazio in cui la città si interroga collettivamente sul valore del denaro, dell’educazione e della responsabilità sociale.