Etna Wine Forum chiude con successola quarta edizione

Oltre quattromila presenze, cinquanta cantine, oleifici, una villa settecentesca trasformata in un crocevia di saperi, degustazioni e incontri. Si chiude con successo la quarta edizione di Etna Wine Forum, il festival dedicato al versante sud-ovest dell’Etna, che per tre giorni ha animato Villa delle Favare a Biancavilla con un fitto calendario di masterclass, seminari e show cooking.
Organizzato dal Comune di Biancavilla in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier, e con il patrocinio di Rai Sicilia e la media partnership della Testata Giornalistica Regionale Rai, l’evento conferma la sua crescita di pubblico e contenuti, consolidandosi come uno dei punti di riferimento per la cultura enologica dell’Etna e incoronando Biancavilla come capitale della vitivinicoltura del versante sud-occidentale.
La quarta edizione ha conquistato un pubblico sempre più numeroso di appassionati e curiosi grazie ai suoi asset vincenti: approfondimenti culturali, focus sulla valorizzazione e un legame autentico con il territorio.
Ospite d’eccezione di questa edizione è stato il giornalista americano Robert Camuto, firma della prestigiosa rivista Wine Spectator, che ha presentato al pubblico il suo ultimo libro “Altrove al Sud”, un viaggio tra storie di rinascita e autenticità nel mondo del vino meridionale.
«L’Etna può affrontare le sfide attuali del mondo del vino puntando alla sua unicità, territorialità e alla straordinaria diversità dei versanti -. Le nuove generazioni devono ripartire dal vino come condivisione ed elemento culturale», ha commentato Robert Camuto.
Al centro della manifestazione, la valorizzazione del versante sud-ovest del vulcano: un territorio dalla forte identità, contraddistinto da un microclima unico e da suoli vulcanici ricchi di minerali che regalano vini e oli dal profilo inconfondibile.
«L’Etna Wine Forum si conferma un evento di caratura nazionale, capace di attrarre un pubblico sempre più vasto e qualificato. Il successo di questa quarta edizione, consacrato dalla presenza di chef stellati che hanno esaltato i nostri vini, è la prova che la strada intrapresa è quella giusta. Biancavilla è ormai il faro dell’enogastronomia di qualità ai piedi del Vulcano», ha commentato il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno.
L’edizione 2025 si è aperta con un incontro dedicato alle scuole primarie e secondarie del comprensorio, per sensibilizzare i più giovani sul valore della formazione e sulle opportunità legate all’agricoltura e alla produzione enologica, come contrasto alla fuga dei talenti dall’isola.
Tante le masterclass che si sono susseguite nei tre giorni tra approfondimenti scientifici e degustazioni dei vini etnei e non solo. Ampio spazio è stato riservato alla conoscenza del territorio e alle ricerche scientifiche, come nel talk “Gli altri vini del vulcano”, dove Nicola Purrello (direttore di Etna Urban Winery) e Antonella Castro (Università di Catania) hanno illustrato uno studio olistico che ha censito oltre 230 produttori e più di 1.100 etichette sull’Etna. Un’analisi che ha messo in luce la ricchezza vitivinicola del versante sud-ovest, dove dodici aziende producono venticinque referenze, con Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese come vitigni protagonisti. Antonella Castro ha inoltre approfondito la composizione minerale dei suoli etnei e i potenziali utilizzi delle sostanze estratte dalle vinacce nel campo della nutraceutica e della cosmesi, grazie alle loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Grande interesse anche per la masterclass “Da nord a sud: i grandi vini bianchi e la verticalità del Timorasso e del Carricante”, condotta da Daniela Scrobogna (degustatrice e responsabile del Comitato scientifico di Fondazione Italiana Sommelier), il produttore Walter Massa e Ivo Basile (Tasca d’Almerita). Un confronto che ha messo in evidenza la longevità e l’eleganza del Carricante, vitigno simbolo dell’Etna.
La cultura gastronomica siciliana è stata il filo conduttore dello show cooking dello chef bistellato Pino Cuttaia (La Madia di Licata), moderato da Ruggero Sardo, che ha raccontato il legame profondo tra cucina e territorio come segno distintivo dell’identità isolana e dello show cooking con la chef Valeria Raciti, vincitrice di MasterChef Italia 8, condotto da Claudia D’Amico e dedicato agli abbinamenti tra piatti di stagione e vini del territorio, nel segno di una cucina genuina e sostenibile.
Non solo vino: il Forum ha acceso i riflettori anche sull’olivicoltura eroica dell’Etna, con il seminario “Oli estremi. La produzione dell’olio dal Sud-Ovest alle nuove frontiere olivicole”, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier dell’Olio.
Spazio anche al dibattito sui cambiamenti climatici e sulle nuove sfide del settore, con l’incontro “Gli enologi e le sfide globali. Dal terroir ai cambiamenti climatici”, che ha riunito esperti come Daniela Scrobogna e l’enologo Federico Curtaz.
Nella giornata conclusiva, domenica 12 ottobre, il grande banco d’assaggio con cinquanta aziende e centinaia di etichette, oltre alle masterclass dedicate ai vini del Consorzio del Cirò e del Val di Noto, guidate da Francesco Pensovecchio, direttore di Wine in Sicily e Agata Arancio della Fondazione Italiana Sommelier.
«Etna Wine Forum è ormai un appuntamento nel calendario del vino italiano – ha commentato Paolo Di Caro, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Sicilia –. Un evento che vuole comunicare l’unicità del versante Sud-Ovest dell’Etna – unendo la dimensione divulgativa a quella esperienziale – e allo stesso tempo superare i confini dell’isola con ospiti interazionali».
Ad aver raccontato al pubblico la manifestazione dedicata alla cultura del vino dell’Etna è stato il gruppo Radio Amore, con le dirette, le interviste, i talk, e il programma di Antenna Sicilia “IsolaVerde”, condotto da Ruggero Sardo.
Con il patrocinio degli assessorati regionali agli Enti Locali e Agricoltura, del MASAF, di Confagricoltura e del Parco dell’Etna, Etna Wine Forum chiude così la sua edizione più partecipata, confermando Biancavilla come un laboratorio di cultura, gusto e identità.
Appuntamento al 2026, per un nuovo viaggio tra i profumi, i colori e le storie del vino etneo.