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A Carlentini, in provincia di Siracusa, un incontro per far conoscere tante splendide storie di Sport e inclusione

Saranno narrate il 15 ottobre a partire dalle 18 nel complesso Gabriele Alicata da Lino Traina, docente di scienze motorie ed esperto di Baskin, il Basket inclusivo, da Marco Cillepi, che parlerà della Katowice International World Cup, torneo di calcio polacco con partecipanti provenienti da 28 diverse nazioni, e dal veterano dello sport Sebastiano Mazziotta, membro del comitato paralimpico nazionale. Inoltre, Orazio Arancio, già bandiera degli azzurri della palla ovale e oggi dirigente nazionale della Fir, racconterà del “Mondiale di Mandela”, ma anche dell’Amatori Catania, dei Briganti di Librino e dei Liotri, squadra di rugby integrato da lui fatta nascere con il dipartimento di Salute mentale dell’Università etnea.

Mercoledì 15 ottobre a partire dalle 18 nel complesso Gabriele Alicata, già Convento del Carmine, avrà luogo un incontro dal titolo “Sport e inclusione” organizzato dall’Associazione promozione sociale Guglielmo Tocco, sostenuto dall’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Siciliana e patrocinato dalla Città di Carlentini.

A fare gli onori di casa saranno i fratelli Giovanni e Adelfio Tocco, il primo presidente dell’associazione intitolata al padre, Guglielmo, uomo di sport scomparso qualche anno fa e molto noto per la sua attività nel Siracusano, e naturalmente il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio.

Al centro dell’incontro, le splendide storie narrate dai relatori, a cominciare da Lino Traina, docente di scienze motorie ed esperto di Baskin, il Basket inclusivo, e dal veterano dello sport Sebastiano Mazziotta, membro del comitato paralimpico nazionale e da sempre impegnato con le categorie più fragili.

Altra testimonianza sarà quella di Marco Cillepi, co-fondatore e presidente della Katowice International Foundation, impegnata nella promozione dell’integrazione multiculturale e dell’inclusione sociale in quella Polonia dove Cillepi risiede e lavora dal 2011 e dove organizza la Katowice International World Cup, torneo di calcio con partecipanti provenienti da 28 diverse nazioni.

Diverse esperienze di inclusione nel campo del rugby saranno infine illustrate da Orazio Arancio, già bandiera degli azzurri della palla ovale e oggi dirigente nazionale della Fir.

Arancio faceva parte della nazionale italiana di rugby recatasi in Sudafrica nel 1995 per partecipare a quello che sarebbe stato ricordato come il “Mondiale di Mandela” e che sarebbe stato celebrato dal regista Clint Eastwood con il film “Invictus – L’invincibile”, uscito nel 2009.

Nella pellicola si narra di come il presidente Nelson Mandela abbia saputo usare il rugby per unire il Sudafrica diviso dopo l’apartheid, puntando sul tifo per quegli Springboks che, per la prima volta, vedevano giocare insieme atleti bianchi e neri.

Arancio parlera anche di un’altra importantissima esperienza di sport sociale, quella dell’Amatori Catania di Benito Paolone, ma anche dei Briganti di Librino e dei Liotri, squadra di rugby integrato da lui fatta nascere per un progetto con il Dipartimento di Salute mentale dell’Università etnea.

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