Cultura

Conclusa con grande successo la VII edizione di Etnabook

Conclusa con grande successo la VII edizione di EtnabookFestival Internazionale del libro e della cultura di Catania, cinque giornate di incontri che hanno registrato una forte presenza di pubblico in tutti i numerosi appuntamenti. Una formula che si attesta vincente, grazie alla partecipazione di illustri ospiti, Flavio Pagano caro amico del festival e poi Costanza DiQuattro, Elvira Seminara, Carla Viazzi, Francesca Sangalli, Alessandro Cecchi Paone consulente artistico del Festival, Francesco D’Ayala, Dionisio Mollica, l’atteso incontro con Giuseppe Culicchia a cui è stato consegnato il Premio Etnabook e infine l’immancabile Paolo Maria Noseda, valore aggiunto di Etnabook ormai da tante edizioni.

Il tema di questa settima edizione è stato il termine Re-Si-Ste-Re, scrutato in ogni sua sfaccettatura durante il corso dei vari incontri, ma consacrato nella sua essenza grazie all’istituzione del Premio Etnabook alla Memoria, ideato dal giornalista Marco Pitrella, membro del direttivo del festival, e subito sposato dal presidente di Etnabook Cirino Cristaldi dal vice Mirko Giacone e dal presidente del comitato scientifico Massimo Fazio.

Conoscere è il preludio del resistere, come ha spiegato Marco Pitrella durante la serata di premiazione e, proprio nell’ottica del non dimenticare, il Premio alla Memoria è stato consegnato alla Fondazione Fava nell’anno del centenario dalla nascita di Giuseppe Fava.

Ma Fava non è stato l’unico centenario celebrato in questa edizione di Etnabook, un festival del libro, per di più siciliano, non poteva non dedicare un omaggio a un altro immenso personaggio della cultura nostrana e nazionale, Andrea Camilleri. L’incontro dal titolo #Camilleri100: ricordando il maestro, è stato concepito come un momento affidato al ricordo di molti illustri ospiti che hanno lavorato con il maestro.

Per l’occasione si è avuto il gradito ritorno sulla scena di Tuccio Musumeci che nel corso della serata, oltre a raccontare divertenti aneddoti su Camilleri, ha ricevuto il Premio Etnabook alla Carriera.

Il Maestro Musumeci ha allietato la serata con la sua straordinaria ironia, “la prossima volta che volete premiarmi regalatemi dei buoni per il supermercato, cosi ogni volta che li uso penserò ma che bel premio”, ha affermato Musumeci mentre ritirava la targa, facendo sorridere tutto il pubblico presente.

Tanti i racconti che il maestro ha condiviso con la gremita platea, una vita trascorsa sul palco la sua che lo ha visto più volte incontrarsi con Andrea Camilleri e di lui, Musumeci, ha descritto episodi divertenti e aspetti personali di una lunga amicizia tra due grandi artisti ambasciatori di sicilianità nel mondo.

Durante la kermesse il maestro Musumeci ha ricordato anche il fraterno amico Pippo Baudo donando ai presenti momenti di forte emozione, nelle sue parole si è percepito l’affetto e il dolore nel aver dovuto dire addio ad un caro compagno di vita “ho sentito molto la mancanza di Pippo, – ha affermato Musumeci – l’ho sentita su di me, mi sono accasciato perché ho ripensato alle tante avventure che abbiamo vissuto insieme”.

Baudo e Musumeci, come narrato dal maestro, hanno mosso assieme i primi passi nel mondo dello spettacolo andando contro il volere dei rispettivi genitori, ma il loro “resistere” li ha premiati facendoli diventare punti di riferimento della cultura e dello spettacolo italiano. 

La formula data per celebrare il centenario di Camilleri è stata quindi la testimonianza degli ospiti invitati che hanno percorso con lui parte del cammino personale, moderati dal giornalista Marco Pitrella, fautore dell’incontro. Presenti, il Professore Silvano Nigro caro amico di Camilleri, a cui fu affidato il compito di scrivere le quarte di copertina di tutti i libri dello scrittore agrigentino; Fabio Granata politico attivo e assessore alla cultura della regione siciliana nel periodo in cui nacque il fenomeno di Montalbano in televisione, Granata agevolò la scelta di ambientare la serie in Sicilia precisamente a PuntaSecca, Giuseppe Di Pasquale presente con un video dove ha raccontato il rapporto con il maestro, condensato magistralmente nel suo libro “Il teatro certamente” edito da Sellerio e infine Andrea Cerra giornalista di Repubblica, il quotidiano ha dedicato un libro uscito il 4 settembre giorno del compleanno del maestro dal titolo “Le parole di Camilleri”.

La condivisione di memorie che hanno determinato la storia culturale del nostro paese serve a combattere, come ha affermato Pitrella parafrasando Montanelli, quella peculiarità degli italiani di essere contemporanei ,senza passato e ne memoria.

La serata è stata un momento di confronto nel ricordo di un uomo che, con la sua arte, ha reso la Sicilia un universo narrativo con un’identità fatta di profonde contradizioni, di tradizioni e di una bellezza radicata nel tempo e nel linguaggio, perché Andrea Camilleri la sua Sicilia la portava “in tasca o se preferisce nel mio cuore”.

Etnabook diventa anno dopo anno un festival di riferimento per la cultura italiana, questo accade come ha più volte sottolineato il presidente Cristaldi, grazie all’impegno della direzione organizzativa e di tutte le maestranze fatte di professionisti, tecnici e volontari che lavorano incessantemente per realizzare un Festival di qualità, alla portata di tutti, che resiste affrontando le nuove sfide culturali con uno sguardo al futuro e al contesto internazionale.

Etnabook vi da appuntamento al 2026.

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