La Banda dell’Esercito Italiano ha aperto a Catania la tournée siciliana

Una Villa Bellini gremita di pubblico ha accolto il concerto della Banda dell’Esercito Italiano. L’evento, organizzato dalla Città Metropolitana di Catania con la collaborazione istituzionale del Comune, ha inaugurato la tournée siciliana dell’ensemble militare ed è stato dedicato al 190° anniversario della scomparsa di Vincenzo Bellini, simbolo del genio musicale italiano e orgoglio della città etnea. L’iniziativa, a ingresso gratuito, ha rappresentato un momento di alto profilo artistico e culturale, capace di unire istituzioni e cittadini e di proiettare il territorio metropolitano al centro della scena musicale. Fin dalle prime ore dall’apertura delle prenotazioni, il pubblico ha manifestato un grande interesse per il concerto, che è andato sold out in poche ore, segno di una profonda cultura musicale, di attenzione verso il territorio e di amore per i simboli della nostra Nazione. Per molti musicisti della Banda, di origine siciliana, è stata un’occasione speciale per esibirsi nella propria terra, rendendo la serata ancora più intensa e partecipata.
Un programma musicale che racconta la Sicilia e l’Italia nel mondo
Diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila, la Banda dell’Esercito Italiano ha proposto un programma musicale di ampio respiro, capace di intrecciare lirica, sinfonia e suggestioni contemporanee. L’apertura con la marcia sinfonica A Tubo di Ernesto Abbate ha regalato al pubblico un’interpretazione vivace e brillante, mentre la sinfonia di Norma di Vincenzo Bellini, nell’arrangiamento di Franco Cesarini, ha restituito tutta la solennità e la potenza espressiva del capolavoro del “Cigno di Catania”. La Fantasia per Clarinetto da Cavalleria Rusticana di Carlo Della Giacoma, arrangiata da Michele Milone, ha offerto un momento di intensa liricità e pathos. L’Omaggio a Bellini di Saverio Mercadante, nella raffinata elaborazione di Salvatore Farina, ha riaffermato il legame profondo tra la città e le sue radici musicali, mentre Pini di Roma di Ottorino Respighi, nell’arrangiamento di Yoshiro Kimura, ha esaltato la versatilità e la ricchezza timbrica dell’ensemble. Con L’altro Ennio, suite dedicata a Ennio Morricone e curata da Filippo Cangiamila, e l’inedito Terra Sicula di Cernuto/Cangiamila, eseguito ieri per la prima volta, la serata si è conclusa in un crescendo di emozioni, suggellato dall’interpretazione dell’Inno Nazionale cantato da Lucia Rubedo, accolto da una lunga standing ovation.
Musica, radici e territorio
A testimoniare la vocazione formativa e il valore simbolico dell’evento, alcuni giovani musicisti del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania hanno suonato accanto agli orchestrali della Banda, dando vita a un incontro tra tradizione e nuove generazioni. La serata è stata ulteriormente arricchita dalla partecipazione del Maestro Vincenzo Paratore, dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, che ha sostituito un orchestrale, sottolineando ancora una volta il legame e la sinergia tra istituzioni musicali. Il concerto è stato presentato da Irene Ferroni e Dario Del Franco, voci ufficiali di Radio Esercito.
L’evento ha rappresentato un’occasione per celebrare i territori della Città Metropolitana di Catania e il loro straordinario patrimonio artistico, con la musica a fungere da ponte tra storia e contemporaneità. La Banda dell’Esercito Italiano, con il suo riconosciuto prestigio internazionale ha portato sul palco un forte messaggio di appartenenza e orgoglio collettivo. Dal centro storico di Catania ai borghi marinari, dalle cittadine barocche ai paesi che si arrampicano sulle pendici dell’Etna, ogni angolo del territorio metropolitano si ritrova in quella grande tradizione musicale che Vincenzo Bellini ha contribuito a diffondere nel mondo. Il concerto è stato così un autentico momento di condivisione per l’intera comunità: un tributo alle radici culturali del territorio e ai suoi paesaggi suggestivi, da sempre fonte di ispirazione per artisti, musicisti e compositori.
Foto di Roberto Viglianisi