Cronaca

Un Papa e un Sovrano scrivono una pagina di storia che emana un soave profumo di speranza

Ci sono viaggi che si fanno con un solo bagaglio: il cuore. Re Carlo III, monarca inglese regnante e capo della Chiesa anglicana, ha dimostrato di non averlo dimenticato in patria durante lo storico incontro in Vaticano con Papa Leone.
Non accadeva dal tempo dello scisma che un Papa e un sovrano pregassero insieme, l’uno accanto all’altro.
Un gesto che ha avuto un notevole peso specifico.
L’anno del poi e il mese del mai hanno abdicato al primo vagito di una storia nuova che è stato udito in tutto il mondo grazie all’apertura di una finestra di dialogo sino ad allora blindata.
Il Wifi che hanno adottato per la connessione è gratuito da sempre per volontà del gestore di linea che gioisce quando vede riaprirsi i sentieri infestati da roveti considerati impenetrabili.
Tutti i “lontani” iscritti all’anagrafe di Dio sanno che ci vuole una gran dose di coraggio e di pazienza per ritornare indietro e riparare quello che si è rotto, mettendolo al riparo ed evitandone la rottamazione.
La riconciliazione è un soffio di vento che inarca le vele verso il futuro senza cancellare il passato, perché anche un’anfora rotta può diventare un canale che veicola l’acqua della grazia che disseta.
La preghiera è il filo che ricuce la terra al cielo, il diapason di Dio che si accorda al nostro, l’amore iniettato nelle vene del mondo per far fiorire la vita e aprire nuovi orizzonti.
Tra il dire e il fare c’è il cominciare, verbo benedetto da Dio.
Amare comincia con una resa:lasciarsi amare, perché a giocare sempre in difesa non si vince mai.
Siamo figli amati da sempre e per sempre da un Padre che utilizza bilance che pesano la qualità e non la quantità, che vede le ferite e se ne lascia ferire, che intuisce il domani nell’oggi perché la misericordia è la sua vera onnipotenza e la sua unica debolezza.
Un Papa e un Sovrano hanno scritto una pagina di storia che emana un soave profumo di speranza e di condivisione di sogni tale che persino l’autore della vita pubblicherebbe in tutte le lingue.

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