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Tanasi (Codacons): consumi, dati Istat allarmanti, servono interventi urgenti

I dati diffusi dall’Istat sul Pil 2024 confermano le difficoltà dei consumi delle famiglie italiane. La spesa per consumi finali registra infatti un incremento appena dello 0,5% rispetto al 2023, un valore che indica stagnazione più che crescita.
“L’aspetto più preoccupante – dichiara il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – è la contrazione di settori fondamentali per la vita quotidiana. Abbigliamento e calzature segnano un calo del -3,4%, i servizi sanitari del -3,8%, ricreazione, sport e cultura del -1,4%, mentre la spesa per la cura della persona arretra del -0,5%. Questi dati dimostrano che le famiglie non riducono più soltanto le spese superflue, ma anche quelle legate alla salute e al benessere, con gravi ricadute sociali ed economiche.”
Secondo il Codacons, inflazione e rincari hanno eroso il potere d’acquisto dei cittadini fino a minare principi costituzionali. “L’art. 47 della Costituzione tutela il risparmio dei cittadini – prosegue Tanasi – e l’art. 41 subordina l’iniziativa economica privata all’utilità sociale. Ma se le famiglie non riescono più a spendere per beni essenziali, significa che tali principi restano disattesi. È un vulnus giuridico oltre che economico.”
Il Codacons sollecita quindi il governo a introdurre misure strutturali di contenimento dei prezzi e sostegno ai redditi, per evitare che la crescita del Pil resti un numero astratto, privo di effetti concreti sulla vita dei cittadini.

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