Economia

Sicilia, emergenza incendi dolosi e sbarchi migranti

“È stata una notte difficile. Ho convocato il governo della Regione per una riunione urgente. I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione. Per tutta la notte oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della Protezione civile e del Corpo forestale hanno lavorato e continuano a lavorare senza tregua. Tutta la mia gratitudine”.
Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Quasi in contemporanea – prosegue il governatore – l’ennesimo sbarco di 450 uomini a Lampedusa, accompagnato dalla consueta indifferenza: nessuno al largo ha visto nulla! Avevamo chiesto a Roma di recuperare i mesi persi, senza nessuna programmazione. Avevamo chiesto un ponte aereo per dare un segnale forte, di presidiare il Canale di Sicilia per impedire a questi squallidi mercanti di morte di continuare indisturbati”.
“Mi rivolgo direttamente al presidente Conte – aggiunge Musumeci – Lampedusa non ce la fa più. La Sicilia non può continuare a pagare l’indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma. E ieri abbiamo anche sentito qualche irresponsabile pronunciare frasi incomprensibili come “non esiste l’emergenza”. C’è una emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti. E non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Presidente Conte, convochi il Consiglio dei ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi, divenuta insopportabile in queste ore. Lo chiedo da presidente di una Regione che, come prevede lo Statuto, ha diritto di partecipare al Consiglio quando si affrontano decisioni che riguardano la mia Isola. Lo chiedo con rispetto, ma con fermezza. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento!”.

“Altofonte brucia, la Sicilia brucia. La Regione intanto resta colpevolmente inerte di fronte alla devastazione del territorio che minaccia cittadini e comunità per mancanza di prevenzione e di squadre antincendio. Altofonte diventa per noi, da oggi, un luogo-simbolo. Da lì torneremo a urlare “SvegliaRegione!” per rivendicare, come facciamo da anni insieme con centinaia di amministrazioni comunali, una riforma della Forestale fondata sulla valorizzazione di professionalità che possono assicurare un presidio permanente contro roghi e dissesto idrogeologico”. Lo affermano Claudio Barone e Nino Marino, segretari generali di Uil e Uila Sicilia, commentando le notizie sugli incendi ad Altofonte.

Il Bosco della Moarda, sopra Altofonte, completamente distrutto, un grande polmone verde per Palermo e Provincia ma soprattutto una importantissima area di assorbimento dell’acqua piovana che poi viene convogliata nel fiume Oreto. Dopo questo incendio il fiume si ritroverà meno protetto e alimentato. In più, Altofonte parzialmente evacuato, case distrutte, vite di cittadini messe in pericolo. È emergenza. Non ci sono scuse, questo non è il cambiamento climatico, il fuoco è stato appiccato in 5 punti diversi, è un attentato al nostro territorio. Pretendiamo risposte dalle istituzioni. Diamo la nostra solidarietà agli amici di Altofonte, siamo con loro ed espliciteremo questa nostra vicinanza con una manifestazione da tenersi al più presto ad Altofonte stesso”. E’ quanto afferma il “Forum per il Contratto di Fiume e di Costa”.

“Dopo gli incendi che hanno devastato centinaia di ettari di territorio e determinato pericoli per la sicurezza pubblica e per la stabilità dei suoli, quello di ieri, chiaramente doloso, che ha messo in ginocchio il Comune di Altofonte. Oltre a richiamare un più capillare controllo del territorio contro questa strategia criminale, la politica deve intervenire con decisione, adottando misure straordinarie a sostegno di Amministrazioni, privati e attività commerciali danneggiate dagli incendi. Oltre ad Altofonte penso anche a Monreale, che ha subito una sorte analoga negli scorsi giorni, così come ad altri comuni dell’Isola”. A dichiararlo è il deputato regionale di Forza Italia, on. Mario Caputo, che dopo avere espresso solidarietà al Sindaco di Altofonte ha predisposto un ordine del Giorno a firma di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia per impegnare il Governo a dichiarare lo Stato di emergenza per i territori di Monreale, Altofonte e in favore di tutti i Comuni che hanno subito incendi di vaste dimensioni.
“Bene ha fatto il Presidente Musumeci – conclude il Parlamentare – a convocare con urgenza il Governo regionale. Il Parlamento deve muoversi con altrettanta velocità e determinazione politica. Ho già concordato con il Presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia la predisposizione di un disegno di legge per prevedere stabilmente misure di sostegno economiche e di natura ambientale in favore di tutti i territori che hanno subito incendi. All’Assessore Gaetano Armato ho già chiesto di prevedere uno stanziamento di bilancio a copertura del disegno di legge. Soltanto con norme certe potremo dare garanzia agli Amministratori pubblici che in questo momento come il Sindaco di Altofonte si trova a gestire una immane tragedia”.

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