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Saturn, il progetto Digital per i siti produttivi della Sicilia

Si chiama “Saturn” (Smart mAnufacTURiNg) il progetto da realizzare, in ambito Digital, nei siti produttivi della Sicilia e rientra tra le innovazioni ammesse dal Ministero dello Sviluppo economico (MiSE). È stato presentato dal gigante italo-francese dei semiconduttori guidato da Jean-Marc Chery, la STMicroelectronics S.r.l., insieme ad altre aziende. Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, ha già firmato i decreti per favorire l’occupazione e la competitività del territorio. Gli investimenti delle imprese serviranno alla realizzazione di piani produttivi e di Ricerca e Sviluppo (R&S) dal cospicuo impatto tecnologico, mentre i decreti daranno attuazione ad un Accordo di sviluppo e a 16 Accordi per l’Innovazione tra MiSE, aziende e le seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto. Si punta a favorire la competitività del territorio e l’occupazione attraverso gli investimenti delle imprese in progetti produttivi e di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico.

Investimenti necessari per un ammontare di 270 milioni di euro con agevolazioni dal MiSE per circa 70 milioni. Ammontano a circa 34,8 milioni i costi complessivi utili al progetto relativo al settore Fabbrica Intelligente di STMicroelectronics. Il Mise ne finanzierà 11,8. L’impianto produrrà componenti al servizio di applicazioni avanzate, come l’auto elettrica e la manifattura intelligente attraverso il ricorso a tecnologie innovative, come quella su carburo di silicio. Il sito di Catania è l’unico al mondo in grado di produrre grandi volumi di prodotti tecnologici di frontiera. «Questa evoluzione proietta nel futuro l’enorme lavoro compiuto nel sito di Catania di STMicroelectronics dove l’occupazione è in crescita e qualificata con circa 200 assunzioni negli ultimi 18 mesi di cui gran parte laureati e PhD». Lo ha spiegato Carlo Ferro, presidente di StMicroelectronics. Il tutto «grazie al lavoro e alla qualità delle nostre persone e all’intensità dei nostri investimenti in Ricerca e Sviluppo».

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