Cultura

Palermo, Video mapping Exstasis: si prolunga fino al 16 ottobre

Valorizzare il patrimonio culturale tramite l’utilizzo della più moderna tecnologia digitale è possibile grazie al video mapping, ovvero una tecnica virtuale capace di amplificare la percezione umana di un determinato contesto architettonico.
Un’esperienza sensoriale e propriocettiva che permette allo spettatore di immergersi nell’arte, attraverso una proiezione tridimensionale dell’ambiente circostante, è quello che fa Exstasis, una start up siciliana organizzata da VM Agency Group e Odd Agency, che già nel 2020 ha contato più di 10 mila visitatori.
Ritorna, dopo due anni a Palermo, a grande richiesta fino al 16 ottobre, con l’intento di rendere viva l’arte e la cultura, animando l’ex monastero di Santa Caterina, con un gioco di movimento, luci e colori tra innumerevoli pixel e geometrie computerizzate che avvolgeranno l’ex convento di clausura, sito in piazza Bellini.
Un evento immersivo che permette la completa comprensione dell’opera, un rapimento quasi mistico che ripercorrendo i cinque momenti del cammino estatico (risveglio, ascesi, illuminazione, buio e unione), esplorando la natura polisemica del termine “estasi”, racconta la storia artistica, che si fonde con quella dell’animo, in un incontro tra patrimonio culturale e innovazione digitale.
Il progetto Exstasis, con la capacità di creare un nuovo turismo esperienziale, grazie a un accurato lavoro di ricerca che ha permesso di presentare lavori dinamici e innovativi, nel campo del mapping, ha ricevuto riconoscimenti internazionali classificandosi fra i progetti finalisti, come unica realtà italiana, dei Video Mapping Awards di Lille, Oscar internazionale che premia le migliori esperienze immersive.
Il video mapping immersivo permette una completa immersione nell’opera, con proiezioni hitech, in versione rimasterizzata in 4k, rompendo la staticità dell’apparato decorativo della chiesa palermitana, con immagini ad alta risoluzione e un sistema audio all’avanguardia.
Un metodo di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici che è diventato un modello apprezzato e imitato, un nuovo input turistico, che in un’esperienza trascendentale, unisce lo spettatore all’arte in un viaggio collettivo, che dopo l’esperienza pandemica, motivo per il quale progetto in toto si è dovuto fermare, connette le persone in modalità artistica, ricreativa e creativa.
Lo spettacolo multimediale è uno degli appuntamenti più importanti del progetto “ Invisibilia- parole, immagini e suoni del Sacro”, promosso dall’ Arcidiocesi di Palermoc on l’Università, il Teatro Massimo, il Conservatorio Scarlatti, l’Accademia di Belle Arti, il Monastero di Santa Caterina d’ Alessandria, l’Orchestra multietnica Quattro canti e la cooperativa Pulcherrima Res, con l’intento di supportare e promuovere l’arte monumentale, soprattutto di Palermo.
“Un invito a fare un’esperienza immersiva del mistico – l’ha così definita Padre Bucato, direttore dei Beni Culturali della Diocesi di Palermo -. Un’esperienza immersiva che unisce il sacro al mondo digitale in perfetta simbiosi e che promuove la cultura e la straordinaria magnificenza e vastità artistica del territorio siciliano”.

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