Palermo, Nicolò Fiorenza presenta il volume dedicato al Conservatorio “A. Scarlatti”

Al Conservatorio di Musica di Stato Alessandro Scarlatti, uno dei più antichi d’Italia e annoverato, per numero di cattedre, studenti e varietà dell’offerta formativa, tra gli istituti più rappresentativi del comparto dell’Alta Formazione Artistica Musicale del Ministero dell’Università e della Ricerca, il prossimo 16 maggio, alle ore 18.00,presso la Pinacoteca, verrà presentato un evento di grande rilievo.L’appuntamento, dedicato alla presentazione del volume Il Conservatorio di Musica di Palermo Storia e Collezioni, curato dallo storico dell’arte catanese, Dr. Nicolò Fiorenza, rappresenta un’importante occasione per riscoprire l’affascinante patrimonio artistico e culturale dell’istituto. La serata inaugura un ciclo di conferenze che toccherà anche Roma (22 maggio, Senato della Repubblica) e Napoli (29 maggio, Conservatorio San Pietro a Majella), con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare uno dei luoghi simbolo della formazione musicale italiana, la cui storia si intreccia con le vicende della città e del nostro Paese.
Nel corso dell’incontro interverranno rappresentanti delle istituzioni regionali, accademiche e culturali: il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il Prefetto di Palermo S.E. Massimo Mariani, il deputato al Parlamento Europeo on. Marco Falcone, insieme al presidente del Conservatorio Giovanni Angileri e al direttore Mauro Visconti. A concludere, la relazione di Nicolò Fiorenza, autore del libro e promotore culturale del Conservatorio.
Nicolò Fiorenza, ispettore regionale dell’assessorato dei Beni Culturali, nonché consulente per la valorizzazione dei Beni Culturali del Conservatorio, ha avviato nei mesi scorsi una significativa iniziativa volta alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell’istituto. Attraverso la catalogazione di numerosi frammenti architettonici e busti di musicisti e la riscoperta di antichi dipinti, è stata creata una nuova Pinacoteca d’istituto e un Lapidarium, simboli tangibili della secolare storia del Conservatorio. Queste opere sono state sottratte all’oblio e ai depositi e presentate in modo accessibile, affinché possano essere fruite da tutti. Il volume di Nicolò Fiorenza arricchisce ulteriormente la bibliografia dedicata al Conservatorio di Palermo ed è il frutto della sincronizzazione di competenze e passione. Attraverso le pagine di questo libro, i lettori avranno l’opportunità di approfondire le origini della “missione musicale” a Palermo, con un focus particolare su Vincenzo Bellini e le cronache dall’Unità d’Italia agli inizi del XX secolo. Il secondo capitolo del testo esamina il ruolo cruciale del Conservatorio in tempi di guerra e l’olocausto culturale che ha colpito il nostro paese, nonché la rinascita dell’istituzione a partire dalla fine del XX secolo. Infine, il terzo capitolo tratta delle recenti attività relative alle collezioni e agli strumenti musicali di pregio custoditi dalla nostra istituzione.
Affianco a questa ricca narrazione storica, il volume contiene un’appendice documentale che include un inventario dettagliato degli strumenti musicali pregiati, arricchito da note significative che ci riportano alla travagliata storia del Conservatorio durante e dopo il secondo conflitto mondiale.
“È con grande entusiasmo che accogliamo il lavoro di Nicolò Fiorenza – dichiara il direttore del Conservatorio, M° Mauro Visconti – Un progetto che non solo mette in luce il nostro patrimonio storico-artistico, ma che invita tutti a riconnettersi con la nostra identità culturale. La musica è un linguaggio universale che unisce e supera le barriere temporali, e noi siamo qui per coltivarlo e diffonderlo. Ringraziamo le istituzioni e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume, in particolare Nicolò, per la fiducia riposta in noi e per il suo impegno costante nella valorizzazione del ‘bello’”. L’evento rappresenta, quindi, non solo un’occasione per scoprire i tesori artistici del Conservatorio, ma anche un invito a tutti, in particolare agli studenti, a intraprendere un viaggio tra musica e arte, favorendo così il proprio percorso di crescita personale e professionale. L’auspicio è che questa iniziativa stimoli la comunità educativa a riflettere sul valore della cultura e della musica come strumenti di cambiamento sociale e di ampliamento della nostra comprensione del mondo.
