Spettacoli

Othello 2.0 al Teatro Massimo Bellini con Amilcar Moret Gonzales e Virginia Tomarchio

A maggio Catania diventa un palcoscenico vibrante di arte e cultura con il FIC Festival, in corso sino a giorno 11. Molteplici gli spettacoli di danza contemporanea e, in primo luogo, il balletto Othello 2.0, con il Corpo di ballo del Teatro di Kiel, città tedesca sul mar Baltico. Direttore Yaroslav Ivanenko. Coreografo Amilcar Moret Gonzales. Sino all’8 maggio al Teatro Massimo Bellini.
Protagoniste due stelle della danza che fanno coppia nell’arte e nella vita: il coreografo e ballerino cubano Amilcar Moret Gonzales, e la ballerina Virginia Tomarchio, catanese che rivendica con orgoglio il suo essere siciliana. Per i due artisti – rispettivamente nella parte di Otello e di Desdemona- grande successo alla Prima, ma bisogna citare anche lo straordinario Didar Sarsem Bayev nella parte di Iago. Perfetto.
Notevole la drammaturgia di Othello 2.0 che, partendo dal testo shakespeariano, lo immerge nella contemporaneità e, soprattutto, nelle oscure nevrosi che caratterizzano le personalità deviate e psicopatiche. Iago non è un cattivo che agisce per gelosia o invidia; è piuttosto un disturbato mentale con impulsi autolesionistici: rude con la sua donna che sottopone a violenza domestica, violento e sopraffattore, è tuttavia sostenuto dalla gente e dal chiacchiericcio malevolo dell’opinione pubblica. La scena finale è corale. Ballerini incappucciati come gli appartenenti al Ku-Klux Clan esprimono razzismo per gli stranieri e i diversi. Odiano il moro.
Le varie sequenze dei movimenti di danza rivelano un mix di balletto classico /romantico e di danza contemporanea. L’azione scenica è affiancata da commenti sonori, con brani elettronici ed acustici. Musiche di Ezio Bosso e soprattutto del compositore Max Richter, che ha riscritto Le Quattro Stagioni di Vivaldi, il cui ascolto fa vivere le stagioni dell’amore tormentato di Desdemona ed Otello, uno straniero visto con sospetto, come suggerisce l’ascolto, nell’ultimo quadro, della colonna sonora del film “Desierto” composta da Woodkid per ricordare il tema degli immigrati clandestini.
L’universo di passioni e inganni imbastito dal coreografo Amilcar Moret Gonzales è reso ancora più suggestivo dai video elaborati al computer, che giustificano il sottotitolo “2.0” e rendono lo spettacolo aggiornato, moderno, legato al mondo della tecnologia a supporto dell’arte e della bellezza, ma anche della intelligibilità. Le immagini proiettate sullo sfondo suggeriscono allo spettatore chiavi di lettura.
Ad esempio, il primo incontro tra Otello e Desdemona avviene in un parco ma cadono le foglie dall’albero, a simboleggiare la caducità dell’amore. L’incomunicabilità tra i due personaggi è simboleggiata dal video con “Gli Amanti” di Magritte, un’immagine decisamente conturbante che parla di morte, giacché il bacio fra i due amanti è intralciato da un sudario o da una sciarpa bianca, sciarpa bianca che in Othello 2.0 prende il posto del classico fazzoletto che dà adito alla tragedia shakespeariana.
In sintesi il balletto Othello 2.0 porta Shakespeare nella contemporaneità senza tradirne l’essenza. La compagnia di ballo, di livello internazionale, merita di essere menzionata nella sua interezza. Ecco la locandina:

Balletto di Amilcar Moret Gonzalez, tratto da William Shakespeare, libretto di Marina Marchione. Musiche di Antonio Vivaldi, Max Richter, Ezio Bosso. Coreografia Amilcar Moret Gonzale. Scenografia Eva Adler. Costumi Angelo Alberto. Luci Julian Roering. Video Frank Böttcher, Julian Jetter.

Otello Amilcar Moret Gonzalez/Ricardo Urbina
Desdemona Virginia Tomarchio/Marina Kadyrkulova
Iago Didar Sarsembayev/Vitalii Netrunenko
Emilia Leisa Martínez Santana/Gulzira Zhantemir
Cassio Rauan Orazbayev/Alexey Irmatov
Bianca Keito Yamamoto / Sabina Faskhi
Mendicante e Prima Ombra Henri Frey
Sacerdote Christopher Carduck

Tecnici del Teatro Massimo Bellini

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