“Isolitudine” è il titolo scelto per lo spettacolo che va in scena giovedì 29 dicembre, alle ore 19:30, al Teatro Atlante di Palermo.
Un termine di recente introduzione nella lingua italiana, identificato come “Condizione esistenziale propria di chi vive o è cresciuto in un’isola, in senso letterale e metaforico”.
Questa condizione di appartenenza e isolamento fu descritta per la prima volta nel 1981 dallo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino, che nel suo romanzo “La diceria dell’untore”, coniò il neologismo per descrivere quell’isolamento fisico e sensoriale, che definisce il senso di appartenenza dei siciliani alla propria isola.
L’isolamento imposto dalla recente urgenza sanitaria, il quale non si può sorvolare facilmente, l’isolamento nei rapporti interpersonali, l’isolamento logistico, permane nella società e nell’uomo moderno.
Lo spettacolo, tramite la raffigurazione della curiosità infantile, grazie alla figura di una bambina stravagante, per la quale il mondo interno coincide con quello esterno, focalizza il leitmotiv sulle isole, geografiche e metaforiche.
Un racconto formato da immagini, parole e musica fuse in atmosfere suggestive appartenenti all’ eredità millenaria delle culture mediterranee.
Sul palco Preziosa Salatino insieme al Quartetto Areasud (Franco Barbanera, Giampiero Cannata, Maurizio Cuzzocrea, Mario Giuliano), in collaborazione con il noto artista Emilio Ajovalasit.
