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Incontro generazionale tra mamma e figlio all’ombra di “Quel nostro albero in fiore”

Poesia, commozione e incontri impossibili e per questo magici sono gli ingredienti salienti dell’appassionante pièce “Quel nostro albero in fiore”, ultimo appuntamento dell’applaudita conclusione di stagione della rassegna “Giovani Sguardi”, dedicata alla nuova drammaturgia della Compagnia Buio in Sala.
Sul palco di Teatro Bis, la sala teatrale attigua alla scuola d’arti performative “Buio in Sala“, all’interno del centro polifunzionale Leonardo Da Vinci, la sapiente regia di Diletta Borrello e Simone Santagati autori del delicato testo raccontano, attraverso l’intensa interpretazione degli attori Adriano Fichera e Giulia Rizzo, uno speciale incontro generazionale tra Lele e Gianna, che in realtà sono madre e figlio, per ricordare a genitori e figli da dove sono partiti, dove sono e dove vogliono arrivare.
Al suono di una chitarra e di un incontro poetico all’ombra del vecchio ciliegio nel terrazzo condominiale Lele e Gianna s’incontrano, si confrontano e discutono alla pari di sogni, speranze, amori e soprattutto di futuro.
Lele nel giorno del suo compleanno rifugiatosi nel suo luogo del cuore ai piedi di quell’albero in fiore realizza un desiderio impossibile incontrare e conoscere sua mamma Gianna, prima che il peso degli anni le ammacchi le spalle, prima del trucco sbavato e di tutti i treni persi alla stazione.
Entrambi inizialmente ignari di chi hanno davanti dialogano dei loro problemi e dei traguardi da raggiungere.
Al suono di “Meravigliosa creatura” di Gianna Nannini o “Non sono una signora” di Loredana Bertè i due ragazzi cantano e vivono la loro età assaporando il valore dell’occasione unica che stanno vivendo.
“Quel nostro albero in fiore”, supportato dalla supervisione artistica di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia con la partecipazione in voce di Silvana D’Anca, con estrema delicatezza e un pizzico di sana malinconia ha ricordato al numeroso e partecipe pubblico in sala che anche i nostri genitori sono stati giovani e proprio come noi hanno vissuto le paure e le incertezze tipiche della gioventù e che nonostante lo scorrere del tempo e le incognite della vita tutti siamo figli e non smetteremo mai di esserlo.

Foto di Dino Stornello

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