Guia Jelo, dieci anni da Cavaliere della Repubblica

A dieci anni dal conferimento dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, l’attrice catanese Guia Jelo celebra un anniversario importante che non rappresenta solo un traguardo simbolico, ma un’autentica guida etica nel suo percorso artistico e umano. “Da dieci anni porto con fierezza questo titolo, e ogni giorno cerco di meritarlo con ciò che faccio, in scena e nella vita. L’umanità, il rispetto, l’animalismo, la dedizione verso gli altri e, soprattutto, la lealtà sono i valori in cui credo profondamente” afferma l’artista. È una nuova fase della vita, il passaggio da una stagione di timori a una nuova energia fatta di consapevolezza e coraggio.
A segnare l’inizio di questo nuovo tempo, c’è un progetto inedito: l’incontro tra intelligenza umana e intelligenza artificiale. Grazie alla collaborazione con Alessandra Pandolfini, geniale autrice, regista e collega, Guia Jelo sarà la voce inconfondibile di un personaggio AI, Thanatos (paradossalmente per Guia la dea della menzogna…) in un progetto di narrazione immersiva, ‘Cogito’, tra podcast, immagini e scrittura autografa, che racconta il conflitto tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare. Con l’entusiasmo e l’incanto di chi ha sempre avuto il coraggio di reinventarsi, si prepara a esplorare nuove forme espressive. “L’intelligenza artificiale mi incuriosisce, ma non può prescindere dall’anima. La voce sarà la mia, con tutta la verità e la sensibilità che solo l’essere umano può dare. Una voce spavalda e dolce’ che abiterà una piattaforma sonora digitale, Spotify, tra racconto e introspezione. Questo ‘viaggio’ lo vivo con la stessa impressione di quando mio padre portò la prima televisione a colori a casa”.
Nel frattempo, l’attrice è impegnata sul set della serie Mediaset ‘Vanina’, diretta da Davide Marengo, con Giusy Buscemi, girata nella sua amata Catania. Interpreta Bettina, un personaggio frizzante e popolare nato dalla penna di Cristina Cassar Scalia. “E’ una mangiona, una che cucina, una donna colorata e sopra le righe: Bettina è una festa dentro una scena”. Ma è sul palcoscenico che Guia Jelo vive uno dei passaggi più importanti, per lei, di questa stagione: è Ariel ne ‘La Tempesta’ di William Shakespeare diretta dal genio di Alfredo Arias, accanto a Graziano Piazza, al Teatro Stabile di Catania. “Ho sempre avuto timore reverenziale per Shakespeare, oggi mi sento pronta? Mi domando. Questo ruolo è una sfida e una responsabilità. Quando ho incontrato Graziano Piazza ho sentito una connessione autentica. Mi sembrava di incontrare un fratello, un complice. Essere accanto a un artista gigante con il suo percorso, ronconiano, e non solo, raffinato, profondo, è per me un nuovo traguardo, uno stimolo, una gioia sincera”.
A teatro si aggiunge anche un importante ritorno alla regia. Dopo aver diretto, in passato, l’immensa Mariella Lo Giudice nello spettacolo ‘Il mio corpo me lo vendo io’ di Aurelio Grimaldi e il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara in ‘Sempre’, scritto e ideato da lei, Guia Jelo si prepara a dirigere il bellissimo testo teatrale ‘Ti amo, Maria’ di Giuseppe Manfridi. Un testo che affronterà con rispetto e, come sempre, con una sua personale sorpresa scenica. “È un lavoro che sento mio, che voglio trasformare in un’esperienza vibrante per il pubblico al Piccolo Teatro della città di Catania”. Parallelamente si guarda al futuro con un nuovo progetto formativo in cantiere: la nascita a Catania di un’Accademia di Recitazione e Cinema, che Guia Jelo si appresta a dirigere. Sarà un luogo aperto, radicato nel territorio, con docenti siciliani di alto profilo e partecipazioni da tutto il territorio nazionale con professionisti di valore. “È un’idea che porto avanti con il cuore e con lo spirito che si addice a un Cavaliere: sostenere, formare e valorizzare il talento siciliano, offrendo ai giovani un luogo di crescita artistica. Perché la Sicilia merita spazi di cultura, arte e visione”.
Dieci anni da Cavaliere e uno sguardo dritto davanti a sé: Guia Jelo è pronta a onorare ancora, con passione e coerenza, la promessa fatta alla sua terra e alla sua arte. “Voglio essere Cavaliere accanto ai miei figli Vincenzo e Giovanna Giorgianni”.