Un libro da raccontare

Margaret Atwood, “Le nostre vite”: il ritratto intimo di una mente visionaria

La scrittrice canadese Margaret Eleanor Atwood, autrice del celebre romanzo distopico “The Handmade tales” (Il racconto dell’ancella), da cui è tratta l’omonima serie televisiva, torna a raccontarsi in prima persona. Il 4 novembre uscirà in contemporanea mondiale “Le nostre vite” (Book of Lives. A memoir of sorts. Penguin Random House), il suo nuovo e attesissimo libro.
In Italia sarà pubblicato da Ponte alle Grazie, marchio del Gruppo Mauri Spagnol, che ne annuncia l’arrivo come un grande evento letterario.
“Ogni scrittore è almeno due persone: quella che vive e quella che scrive”, afferma Atwood, autrice di oltre cinquanta opere tra romanzi, saggi e poesie, due volte vincitrice del Booker Prize e più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura.
Nel memoir, la scrittrice intreccia la propria biografia ai momenti chiave della sua produzione letteraria, componendo un ritratto vivido e autentico.
Nata ad Ottawa da Margaret Killam, dietologa e Carl Edmund Atwood, entomologo, la scrittrice trascorre l’infanzia nelle foreste dell’Ontario e del Quebec, tra libertà, nomadismo e meraviglia. Un’infanzia fuori dagli schemi, origine di una vita dedicata all’immaginazione e alla scrittura. Laureata nel 1961 in Arti e Lingua inglese, pubblica nello stesso anno “Double Persephone”, una raccolta di poesie che esplora il conflitto tra la vita e l’arte e quello tra la natura e l’uomo, premiata con la medaglia E.J.Pratt. Prosegue gli studi presso l’Harvard’s Radcliffe College, dove inizia un dottorato in Letteratura americana e vittoriana, che però interrompe per intraprendere un viaggio in Europa.
Nel 1969 si afferma con il suo primo romanzo, “The Edible Woman”, subito salutato dalla critica come una delle opere più significative dell’anno, in cui comincia a delinearsi la sensibilità femminista che attraverserà tutta la sua produzione. Nel 1976 sposa il romanziere Graeme Gibson, con cui ha una figlia, Eleanor Jess.
Nel 1985 pubblica “The Handmaid’s Tale”, il romanzo che la consacra sulla scena mondiale, vincendo il Governor General’s Award, l’Arthur C. Clarke Science Fiction Prize e il Los Angeles Times Fiction Prize.
Nel nuovo libro si incontrano figure straordinarie, dall’amato marito e compagno di vita Graeme Gibson, scomparso nel 2019, a poeti, attori hollywoodiani e protagonisti del Novecento. È un viaggio che svela non solo la biografia dell’autrice, la bambina immersa nella natura, l’adolescente creativa, la dottoranda di Harvard. la madre e l’intellettuale femminista, ambientalista, ma anche lo spazio interiore della sua scrittura, le connessioni tra esperienza personale e immaginazione.
I libri di Margareth Atwood, da “L’altra Grace” a “I testamenti” (Booker Prize 2019), da “La donna da mangiare” del 1969 a “Vecchi bambini perduti nel bosco”, sono pubblicati in Italia da Ponte alle Grazie, che ora porta ai lettori italiani il ritratto più autentico e rivelatore di una delle grandi voci del nostro tempo.

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