Economia

Export Italia: a luglio balzo verso gli Usa. Codacons: effetto anticipo, dazi, numeri non strutturali

I dati di luglio indicano una forte accelerazione delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti. Per il Codacons, il picco non riflette una crescita strutturale, ma un effetto di anticipazione legato all’entrata in vigore, ad agosto, delle nuove misure tariffarie statunitensi su una pluralità di comparti. In altre parole, molte imprese hanno front-loaded le spedizioni per mitigare l’impatto dei dazi, gonfiando il dato di luglio.
“Quando un grande mercato introduce barriere tariffarie, si altera l’ordinario funzionamento della concorrenza internazionale e si induce un’anticipazione artificiale dei flussi, con un apparente boom seguito da un possibile rallentamento,” dichiara Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons. l rialzo di luglio va quindi letto come un’anomalia congiunturale più che come un consolidamento dell’export.”
Tanasi aggiunge: “Dall’autunno è verosimile una correzione al ribasso dei volumi verso gli USA, con ripercussioni su filiere manifatturiere e occupazione. Chiediamo al Governo e alla Commissione europea di attivare in modo tempestivo gli strumenti di difesa commerciale e di sostegno alle imprese: potenziamento di garanzie e finanza per l’export (es. canali SACE-SIMEST), misure di accompagnamento per riconfigurare i mercati di sbocco, dialogo istituzionale per ridurre le frizioni tariffarie e tutela dei settori più esposti.”
Il Codacons monitorerà l’evoluzione dei flussi e valuterà iniziative presso le Autorità nazionali ed europee per salvaguardare la competitività delle imprese italiane, favorendo al contempo trasparenza e corretto funzionamento del mercato nel rispetto dei quadri WTO ed UE.

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