Eccellenze

Pietro D’Agostino e il suo libro “Creatività. Memoria e Territorio”

I sapori, gli odori, i colori e i ricordi della cucina siciliana dal piatto dello chef stellato Pietro D’Agostino “passano” al libro, che racchiude l’amore e il rispetto per la sua Sicilia, dal titolo “Creatività. Memoria e Territorio” presentato a Milano nell’open space di Officina Design Cafè, dove tra i tanti elogi allo chef e alla sua cucina, sono spiccate le voci di Marco Mangiarotti, giornalista, critico enogastronomico e autore della Prefazione al libro, e di Raffaele Geminiani, titolare dell’Officina Design Cafè.

Durante la presentazione la titolare di Trenta Editore, Barbara Carbone, ha raccontato l’incontro con lo chef durante il periodo del lockdown 2020 e di come l’idea del libro fosse nell’aria già da un po’. Pubblicato nella primavera 2021, ma scritto durate il lockdown, periodo di riflessione di una mente creativa e sempre in fermento, il libro, che si snoda in quattro parti, racconta l’amore e il rispetto per la sua Sicilia, che osserva ogni giorno dalla finestra della sua casa di famiglia sulla collina di Taormina.

“Il libro fa parte della collana 30 Gourmet – racconta Barbara Carbone –  nella quale raccontiamo personaggi che sono in grado di trasmettere la loro personale visione di cucina al pubblico. Non è semplicemente la storia di Pietro D’Agostino, ma è il racconto della sua filosofia.”

Tanti i temi trattati durante la chiacchierata, tra cui quelli della sostenibilità e della territorialità, concetti cardine della filosofia di Pietro D’Agostino.

Quattro capitoli che rappresentano gli elementi della vita: Terra, Acqua, Fuoco e Aria, che diventano i protagonisti di questi piatti e che rappresentano l’inizio di un dialogo con contadini, vignaioli, pescatori e macellai: i più sommi esperti del nostro territorio. 

“Sono molto felice di aver accolto nel nuovo spazio, Officina Design Cafè di Milano all’interno di ADI MUSEUM, lo chef Pietro D’Agostino per la presentazione del suo nuovo libro- racconta Raffaele Geminiani . Lo considero un amico e un professionista di grande valore, associato di CHIC da anni. Officina Design Cafè è un luogo di ristorazione in cui viene portato avanti quotidianamente il principio di sostenibilità, ma anche uno spazio per far ‘cultura’, punto di riferimento per i soci CHIC sulla piazza milanese che desiderino esprimere il loro pensiero ed esperienza anche sul progetto CHIC RESPECT, – conclude Germiniani – portato avanti dall’Associazione stessa per una visione contemporanea della cucina, che è orientata al futuro”.

Gli ingredienti che lo chef utilizza tutti i giorni provengono quasi sempre dal territorio siciliano per il 70% . Le ricette del libro sono state scelte perché rappresentative della sua alta e apprezzata cucina. L’obiettivo di D’Agostino, 48 anni che non dimostra –  è, infatti, quello di ritornare a una cucina che esalti il vero sapore dell’ingrediente utilizzato. “I piatti che mi rappresentano di più sono sicuramente i primi, che io amo follemente – spiega lo chef – Dal tagliolino nero ai gamberi, agli agnolotti ripieni di cernia e finocchietto selvatico. La mia cucina è uno still life della Sicilia: solare, fresca ricca di tradizione, ma moderna. Creatività, memoria e territorio sono gli ingredienti principali che valorizzo nei miei piatti, un approccio che trova riscontro nei menu creati nel rispetto delle stagioni. Fondamentali sono i rapporti con i produttori del territorio – continua lo chef – con i quali si lavora a progetti in uno scambio virtuoso di suggerimenti e proposte. La mia cucina è ricca di prodotti fragranti, sapori che stanno in un delizioso equilibrio tra terra e mare, ricca di spezie e profumi particolari. Nei miei piatti  – conclude D’Agostino – ci sono alcuni ingredienti che non possono mancare mai: il pesce azzurro dello Jonio, per cominciare, che è un toccasana per la salute”.

Altra protagonista indiscussa della mattinata Morena Benenati, che ha raccontato la storia di Kistè, l’innovativo contenitore gastronomico dello chef con una formula easy gourmet, che a Taormina va ad affiancarsi al ristorante stellato La Capinera, che quest’anno compie 18 anni. La mattinata si è conclusa con un ricco aperitivo siciliano offerto da Tommaso Cannata di Cannata Sicilian Bakery

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