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Clean Pistachio, risultati intermedi esposti al convegno

Al centro del convegno “Innovazioni di prodotto e di processo in campo e in post-raccolta per la valorizzazione del pistacchio in Sicilia”, attenente al progetto Clean Pistachio, nei giorni scorsi sono stati resi noti i risultati intermedi dell’utilizzo di tecniche di difesa a basso impatto ambientale che prevedono l’uso di microrganismi antagonisti, di semiochimici e della luce pulsata che hanno come obiettivo principale quello di ottenere produzioni salubri, cioè prive di contaminanti tossici, e di elevata qualità. In alcuni casi, hanno illustrato nelle relazioni i ricercatori e i docenti Giorgio Gusella, Pompeo Suma, Elena Arena, Dalia Aiello, Gioacchino Pappalardo, la riduzione ottenuta è stata superiore all’80%.

Giunto a metà percorso, il progetto Clean Pistachio, realizzato ai sensi del PSR Sicilia 2014/2020 – bando 2020- Sottomisura 16.1, mirato alla valorizzazione delle colture pistacchicole (biologiche, convenzionali e DOP) e dei prodotti trasformati, ha reso noto i primi risultati sul prodotto ottenuti dalle imprese partner, grazie alle tecniche innovative trasferite loro dai ricercatori del dipartimento Di3A dell’università di Catania.

“L’innovazione tecnologica che il progetto Progetto Clean Pistachio trasferisce alle imprese agricole – spiega il responsabile scientifico, Giancarlo Polizzi, docente Di3A – consiste nell’utilizzo di tecniche di difesa a basso impatto ambientale che prevedono l’uso di microrganismi antagonisti, di semiochimici e della luce pulsata. Queste metodologie di lotta hanno come obiettivo principale quello di ottenere produzioni salubri, cioè prive di contaminanti tossici, e di elevata qualità. L’uso di microrganismi antagonisti, durante tutta la fase di produzione in campo per la lotta alle più dannose malattie funginee del pistacchio, e il metodo di sanificazione del prodotto raccolto attraverso l’impiego della luce pulsata in magazzino, sono strumenti utilissimi per il contenimento della carica microbica totale e della produzione di micotossine”.

Il convegno dal titolo “Innovazioni di prodotto e di processo in campo e in post-raccolta per la valorizzazione del pistacchio in Sicilia”, organizzato in collaborazione e patrocinato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Catania e dai partner di progetto, si è svolto nell’aula magna dell’ISS “Benedetto Radice” di Bronte (CT) partner di progetto, e protagonista con l’impianto di un nuovo pistacchieto nell’azienda agraria della sede di Adrano.

“Siamo in pieno svolgimento di quasi tutte le azioni progettuali, e stanno per prendere avvio anche le azioni relative alla valutazione economica di ciò che si sta realizzando – ha sottolineato la innovation broker, Marzia Signorello – Possiamo tracciare, inoltre, un bilancio positivo anche per quanto concerne la sinergia che si è creata tra il mondo della ricerca, le aziende e la scuola”.

“Uno dei progetti più belli tra quelli finanziati con la sottomisura 16.1– ha commentato Antonino Drago, dirigente Area 3, dell’assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, che ha concluso i lavori – che ci consentirà di raggiungere l’eccellenza nel panorama internazionale, poiché interviene nel miglioramento della qualità e della salubrità del prodotto, ma anche nella sostenibilità ambientale, precondizioni che permetteranno di stare nei mercati con prezzi competitivi e garantire livelli di reddito importanti per questo territorio. La regione Siciliana ha finanziato oltre 100 progetti, perché crede molto nella ricerca e nell’innovazione, in quanto strategie vincenti”.

Al convegno hanno partecipato: Pino Firrarello, sindaco di Bronte; Salvatore Italia, assessore all’Istruzione comune di Adrano; Giovanni Sutera, dirigente del Servizio 9, Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania dell’Assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana; Enrico Catania, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Catania; Biagio Prestianni, presidente dell’impresa Capofila “Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte Società Agricola”.

Partners del progetto, anche 6 aziende agricole siciliane: Prestianni Elisa, Prestianni Biagio, Politi Gaetano, Fallico Antonio, Società agricola Misteci di Francesco e Dario Morello Snc, Anastasi Srl.

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