Agricoltura

“Clean Pistachio” per valorizzare le colture biologiche del pistacchio

Valorizzare le colture biologiche del pistacchio, convenzionali e DOP e i prodotti trasformati con l’impiego di tecnologie innovative a ridotto impatto ambientale. È questo il core del progetto Clean Pistachio avviato due anni fa e i cui risultati intermedi raggiunti fino ad ora verranno presentati nel convegno di giorno 2 marzo a Bronte.

Il progetto Clean Pistachio impiega tecnologie innovative a ridotto impatto ambientale, che possano rendere la gestione della coltura ecocompatibile e sostenibile con innovazioni che consentiranno di valorizzare le produzioni pistacchicole nelle varie fasi del processo produttivo e di stoccaggio. Tra queste figurano l’utilizzo di microrganismi antagonisti, promotori di crescita, induttori di resistenza, di semi chimici sintetici, di entomofagi, della luce pulsata, della pacciamatura e di mezzi termici.

Il convegno, dal titolo “Innovazioni di prodotto e di processo in campo e in post- raccolta per la valorizzazione del pistacchio in Sicilia” è organizzato nell’ambito del progetto Clean Pistachio (realizzato ai sensi del PSR Sicilia 2014/2020 – Sottomisura 16.1), si svolgerà a Bronte (CT) a partire dalle ore 10 nell’aula magna dell’ISS “Benedetto Radice”, Via Sarajevo, 1.

A introdurre e moderare il convegno Giancarlo Polizzi, responsabile scientifico del progetto, docente del Dipartimento Di3A Unict. Porgeranno i saluti: Maria Pia Calanna, dirigente Scolastico IIS Benedetto Radice; Pino Firrarello, sindaco di Bronte; Fabio Mancuso, sindaco di Adrano; Mario D’Amico, direttore Di3A Unict; Giovanni Sutera, dirigente del Servizio 9, Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania dell’Assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana; Enrico Catania, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Catania; Biagio Prestianni, presidente dell’impresa Capofila “Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte Società Agricola”.

Interverranno l’Innovation Broker del progetto, Marzia Signorello e i ricercatori ed i docenti del Dipartimento Di3A Unict Giorgio Gusella, Pompeo Suma, Elena Arena, Dalia Aiello, Gioacchino Pappalardo. A concludere i lavori Dario Caltabellotta, direttore generale e Antonino Drago, dirigente Area 3, entrambi dell’assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

Partner del progetto Di3A, l’ente capofila “Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte”, l’ISS Benedetto Radice e le 6 aziende agricole siciliane: Prestianni Elisa, Prestianni Biagio, Politi Gaetano, Fallico Antonio, Misteci Di Francesco e Dario Morello Snc, Anastasi Srl) che tramite l’impiego di tecnologie innovative a ridotto impatto ambientale, rendono la gestione della coltura ecocompatibile e sostenibile. Tra queste, l’utilizzo di microrganismi antagonisti, promotori di crescita, induttori di resistenza, di semi chimici sintetici, di entomofagi, della luce pulsata, della pacciamatura e di mezzi termici.

Agli studenti iscritti ai corsi di laurea del dipartimento Di3A verranno riconosciuti crediti formativi CFU. Ai partecipanti iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali saranno riconosciuti crediti formativi CFP.

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