Ambiente

Agricoltura: HandyWater, tecnologie e strategie innovative di risparmio idrico

Identificare ed implementare metodologie innovative per attuare una gestione sostenibile delle risorse idriche per le principali colture mediterranee come agrumi, olivo e vite. Sono gli obiettivi del progetto “HANDYWATER – Handy tools for sustainable irrigation management in Mediterranean crops” finanziato dal programma “PRIMA – Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area” nell’ambito di Horizon 2020.
Il progetto sarà realizzato nei prossimi tre anni da un partenariato internazionale costituito dall’Instituto Valenciano de Investigaciones Agrarias (coordinatore del progetto) e da Asdron Spain (Spagna), dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, da Helmholtz-Zentrum für Umweltforschung e da IAK Agrar Consulting GmbH (Germania), dalla Benha University (Egitto), dall’Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan II e dall’Ibn Zohr University (Marocco) e dalla società italiana Irritec.
Grazie al progetto saranno applicate tecniche di agricoltura conservativa per il miglioramento delle caratteristiche idrologiche sul suolo.
Il progetto prevede lo sviluppo di tecnologie e strategie innovative di risparmio idrico da attuare su scala aziendale in combinazione con l’adozione di strumenti e metodologie intelligenti per la determinazione di indicatori soglia rappresentativi dei diversi livelli di stress idrico dei sistemi colturali.
La professoressa Simona Consoli, ordinario di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali al Di3A, è il responsabile scientifico del team di ricerca dell’Università di Catania composto dai docenti Salvatore Barbagallo, Antonio Carlo Barbera, Mirco Milani, Daniela Vanella, Juan Miguel Ramírez-Cuesta e Giuseppe Longo-Minnolo.
«Il progetto – spiega la professoressa Simona Consoli – rappresenterà un punto di incontro importante tra le attività di ricerca applicata condotte a livello universitario e azioni di assistenza tecnica che coinvolgeranno gli stakeholder, al fine fornire un valido supporto alle aziende agricole nella pianificazione e gestione delle risorse idriche con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle produzioni».

Nelle foto il Polo Bioscientifico, sede del Di3A e il team di ricerca Unict

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