Cronaca

Una generazione a rischio: alcol, fumo e sesso non protetto tra i giovani

La Sicilia si trova oggi di fronte a un’emergenza silenziosa che mette in pericolo la salute di molti giovani. Si tratta di un intreccio di abitudini pericolose che sempre più frequentemente coinvolgono adolescenti e giovani adulti: l’abuso di alcol, la diffusione del fumo – tradizionale e di nuovi dispositivi come le sigarette elettroniche – e una crescente incoscienza nel vivere la sessualità, con rapporti spesso casuali e senza protezioni.
L’uso compulsivo di alcol, in particolare concentrato nei fine settimana, è tra i fenomeni più preoccupanti. I giovani siciliani, come numerosi studi e iniziative sanitarie confermano, spesso consumano più drink in poche ore, e a digiuno, aumentando il rischio di conseguenze gravissime come incidenti stradali, coma etilico e comportamenti violenti. Non solo: l’alcol interferisce con lo sviluppo cerebrale, che arriva a maturare solo intorno ai 21 anni, compromettendo quindi l’evoluzione delle capacità cognitive e di controllo degli impulsi.
Accanto all’alcol, cresce la diffusione di sigarette e nuovi prodotti a base di tabacco riscaldato o vaporizzato, percepiti erroneamente come meno nocivi e più alla moda. In città come Palermo e Catania, è allarme per l’aumento di giovani consumatori, che transitano facilmente da una dipendenza all’altra, sentendosi invincibili ma incorrendo invece in un circolo vizioso difficile da spezzare. Le campagne di sensibilizzazione restano spesso inefficaci o insufficienti, e la vendita ai minorenni continua in certi casi senza adeguati controlli.
Parallelamente a queste dipendenze, si registra un aumento allarmante delle malattie sessualmente trasmesse (MST) tra i giovani siciliani. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che le infezioni da clamidia, gonorrea e sifilide sono in crescita esponenziale, con una particolare incidenza tra i 15 e i 24 anni. La mancanza di educazione sessuale, unita all’uso di alcol e droghe che abbassano la capacità critica, spinge molti giovani a rapporti sessuali non protetti, inconsapevoli dei rischi concreti che ciò comporta per sé e per i propri partner. Il risultato è un aumento di casi che mette a rischio la salute pubblica e sollecita interventi più incisivi da parte delle autorità sanitarie regionali.
In alcune realtà siciliane, soprattutto nelle scuole, si stanno muovendo iniziative importanti. Giovani farmacisti, operatori sanitari e associazioni collaborano per portare nei licei corsi di educazione alla prevenzione, coinvolgendo gli studenti in progetti di informazione su alcolismo, fumo e salute sessuale. Si cerca così di costruire una consapevolezza che fino a pochi anni fa faticava a emergere, contrastando stereotipi e mode pericolose. Ma serve ancora molto lavoro, soprattutto per raggiungere i territori più marginali e le fasce sociali più vulnerabili.
Il problema non riguarda soltanto la salute fisica, ma sfocia in ambiti psicologici e sociali spesso ignorati. L’adolescenza e la prima giovinezza sono stagioni di fragilità mentale e di ricerca di identità, e i comportamenti a rischio sono spesso espressione di disagi profondi, solitudine e difficoltà relazionali. In questo senso, l’assenza di un sistema di supporto psicologico diffuso rende ancora più urgente intervenire con politiche integrate che affianchino l’educazione sanitaria a interventi di sostegno emotivo e sociale.
La Regione Sicilia, da parte sua, ha avviato monitoraggi epidemiologici e programmi di prevenzione, con l’obiettivo di tracciare la diffusione di alcol, fumo e malattie sessualmente trasmesse tra i giovani. Tuttavia, per invertire la rotta serve un impegno più forte e coordinato da parte delle istituzioni, scuole, famiglie e operatori sanitari. Servono norme più rigide contro la vendita ai minorenni, incentivi per campagne di sensibilizzazione e una maggiore offerta di vaccini e test diagnostici, in particolare per infezioni come l’HPV o l’HIV.
Solo così potremo lanciare un segnale forte e chiaro: essere giovani non significa sentirsi invincibili, ma riconoscere e custodire quella luce unica che solo la giovinezza sa donare. La sfida è importante e riguarda il futuro della Sicilia intera, una terra che merita di vedere crescere una generazione consapevole, preparata e protetta, capace di trasformare quella luce in energia per costruire un domani migliore.

Foto creata da Chatgpt

Articoli correlati

Back to top button