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Successo al MacS per il vernissage della mostra “Conosco i segni de l’antica fiamma”di Giuseppe Barilaro

In un clima effervescente di autentiche curiosità e complicità, nella suggestive sale del Museo MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) di Catania, diretto da Giuseppina Napoli, si è svolto il vernissage della mostra personale Conosco i segni de l’antica fiamma” di Giuseppe Barilaro, a cura diAdriano Pricoco, Federico Rui e Ornella Trovato.

La serata ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui giornalisti, collezionisti e operatori del settore, che hanno accolto con grande interesse il percorso artistico diGiuseppe Barilaro (Premio Nazionale delle Arti – M.I.U.R., sezione Pittura) che per l’occasione ha ribadito: «Magica e incisiva, la mostra al MacS pone le basi di una ricerca ben delineata e matura. Si può dire che dal MacS parte la mia rinascita artistica. Offro un momento di riflessione, chi guarda un quadro si dedica del tempo, dedica un minuto, un piccolo istante alla riflessione e per una volta, forse, nella vita, decide di estraniarsi dal mondo esterno. La mia poetica consiste nel trovare all’interno della materia un qualcosa di nuovo ogni volta. Io lacero e distruggo, non posso delineare un pensiero o un modo di lavorare, nelle imperfezioni del mio gesto scopro sempre il fascino di qualcosa che non conosco».

Salutando i numerosi intervenuti, Giuseppina Napoli (Direttrice Museo MacS), ha ricordato: “La scelta di ospitare Giuseppe Barilaro al MacS risponde alla nostra missione di promuovere artisti che, attraverso i mutevoli linguaggi contemporanei, incarnano la potenza e la forza archetipica dei simboli e dei miti universali. Giuseppe Barilaro è un artista capace di trasformare la materia in emozione, l’immagine in pura energia. Il MacS è lieto di presentare la mostra (visitabile fino al prossimo 28 dicembre 2025) di un artista che rappresenta un raro esempio di maestria, tecnica e audacia: un autore che sa trasformare, inquietare, illuminare». 

Giuseppe Barilaro, altresì, è stato magnificamente introdotto dalla Curatrice Junior, Ornella Trovato, che ha sottolineato: “Il legno, medium privilegiato, non è solo un supporto ma un corpo vivo: resiste, cede, si lacera. Sottoposta   a   gesti   radicali   —   combustione, incisione,  scorticatura   — la materia conferisce tridimensionalità tattile e visiva, creando un elegante dialogo tra pittura e scultura. La superficie non rappresenta, rivela, lasciando emergere l’anima nascosta, la verità latente sotto la pelle, suggerendo vulnerabilità e trasformazione. L’arte di Barilaro è brutale, è gesto e poesia. Un gesto che non concede indulgenze ma si espone nella sua nudità feroce. È l’arte stessa a guidarlo, ardendo dalla necessità di essere plasmata”.

Alle domande nei numerosi intervenuti Barilaro, sul controverso e sempre attuale concetto di “arte”, ha risposto: «Non credo che l’arte abbia mai contribuito a qualcosa, chiedo scusa per il mio cinismo, forse gli è stato attribuito un significato importante nel corso del tempo, l’hanno ingigantita abbastanza, tanto da non reggere più il peso del caos incessante di questo strano mondo. L’arte la fa l’uomo, per quanto mi riguarda è un resistere al tempo, decidere di voler dire qualcosa di importante e cercare, per quel che serve, di evidenziare alcuni aspetti della società. L’artista non è responsabile, documenta la vita».

In conclusione, significative le parole del Curatore Senior, Federico Rui: «Nello studio di Barilaro, ogni pennellata è un segno di quel fuoco, antico ma mai del tutto spento, che arde ancora sotto la superficie. Nella pittura contemporanea, soprattutto in quella che tenta di ricucire il legame con la figurazione e con il gesto espressivo, emergono a tratti i segnali di una passione antica. L’artista, nel suo confronto silenzioso con la tela, rivela spesso un trasporto che va oltre il progetto tecnico o la ricerca concettuale. È in questo contesto che la citazione dantesca (il titolo della mostra) assume un valore quasi archeologico: una traccia viva di un sentimento originario per l’immagine, per la materia pittorica intesa non come campo di sperimentazione, ma anche luogo di ritorno».

MOSTRA

Conosco i segni de l’antica fiamma

di Giuseppe Barilaro

a cura diAdriano Pricoco, Federico Rui e Ornella Trovato.

Inaugurazione: 26 settembre 2025, ore 20.00

Conclusione: 28 dicembre 2025

SCHEDA MOSTRA E RASSEGNA STAMPA

http://www.museomacs.it

http://www.museomacs.it/page_mostra.asp?idarticoli=21

ORARI

Martedì – Mercoledì – Giovedì | 11.30 – 15.00

Venerdì – Sabato – Domenica | 10.30 – 17.30

Lunedì chiuso

*ultimo biglietto 30 minuti prima della chiusura

BIGLIETTI

Intero                     € 7,00

Ridotto | studenti   € 5,00

Ridotto | bambini   € 3,00

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